“La Sardegna alla Bit non si è fatta notare solamente per avere uno spazio espositivo tra i più grandi e più belli, ma anche per un folto gruppo, circa 50 persone, che ha rappresentato la varietà e la qualità del patrimonio etnomusicale e folkloristico isolano, noto e apprezzato per la diversità e l’originalità delle sue espressioni”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, sottolineando l’importanza della presenza, nei tre giorni della Borsa internazionale del turismo di Milano, di un gruppo di artisti arrivati dall’Isola per offrire, dal palco dello ‘Spazio Sardegna’, uno spaccato del vasto patrimonio culturale isolano.
Il programma, organizzato dalla Fondazione Maria Carta, ha proposto esibizioni, coi costumi tradizionali, di musica, ballo e canto legati alla tradizione sarda, con nove appuntamenti giornalieri di circa 15 minuti ciascuno, preceduti dall’introduzione del giornalista Giacomo Serreli per illustrare le caratteristiche del patrimonio etnomusicale isolano.
“Il nostro patrimonio identitario – ha aggiunto l’assessore Chessa – è un’altra miniera a disposizione del nostro prodotto turistico, potendo offrire, territorio dopo territorio, svariati balli, diversità nei costumi, varietà di strumenti musicali e un ricco repertorio di canti tradizionali, che ha come punta di diamante il ‘canto a tenore’, dal 2005 riconosciuto dall’Unesco tra i ‘patrimoni orali e immateriali dell’umanità’. Riconoscimento che sarebbe auspicabile anche per le launeddas, strumento che anche alla Bit ha suscitato particolare attenzione e gradimento. Forti di un profondo senso di identità e di orgoglio per le proprie radici, dobbiamo impegnarci affinché le tradizioni popolari, ancora profondamente radicate nella nostra Isola, siano esempi di unicità che la Sardegna può sfruttare per rafforzare l’offerta turistica”.
Protagonisti degli spettacoli quotidiani alla Bit sono stati i gruppi folk di Cagliari-Villanova, Quartu Sant’Elena, San Nicolò Arcidano, Tempio Pausania, Uta e Villasor. Per accompagnare le voci di Vanessa Denanni e Alessandro Magrini, si sono esibiti i musicisti Andrea Pisu e Giancarlo Seu (launeddas), Marco Bande, Giuseppe Cubeddu, Vanni Masala e Giampaolo Piredda (organetto), Luca Schirru (tamburello) e Mauro Spiga (su sulittu). Oltre al gruppo di canto a tenore “Cuncordu ‘e Onne” di Fonni con Marco Cadau, Alberto Mattu, Francesco Mulas e Andrea Nonne.