La pratica delle freccette, è uno sport che in città e in Sardegna continua a riscuotere interesse e un numero sempre maggiore di appassionati. Si sono svolti da venerdì 5 a domenica 7 maggio a Pieve di Cento, un paese a circa 30 Km da Bologna, sede ufficiale per le gare organizzate dalla ASD Federazione Italiana Gioco Freccette, il 37° campionato italiano di freccette di singolo e il 32° campionato italiano di doppio maschile e femminile, con oltre 300 partecipanti provenienti da tutta Italia.
Partiti da Olbia e Cagliari, a loro dire con “non molte pretese e con il solo obiettivo di portare a casa un’esperienza da condividere con il resto del club”, Daniele Demuru, Giovanni Demontis, Eros Argilli, Andrea Cappai, Gianmario Coghene, Federico Mereu e Riccardo Sanna, i magnifici 7, come qualcuno ha simpaticamente ha etichettato la squadra sarda partecipante all’evento, si godono ora i risultati del fine settimana
Grazie all’impegno e la costanza di quest’ultimo periodo, i nostri rappresentanti sono riusciti a portare dei risultati importanti come il 17° posto di Eros Argilli (99° nella classifica nazionale) e il 65° per Daniele Demuru (191° nella classifica nazionale).
“Ma la vittoria più grande – sottolinea Daniele Demuru Presidente del Club Dart 4 Mori – è stato l’entusiasmo di tutti, il farsi riconoscere come giocatori, portare con orgoglio la nostra bandiera sulla maglia. Abbiamo avuto modo di incontrare in pedana di gioco – continua – tante belle persone, grandi giocatori, disponibili e cortesi”.
Infine i ringraziamenti di rito da parte del Club, nei confronti di tutte le persone e aziende che supportano e sostengono il loro impegno e la loro attività. “Tra questi – sottolinea Demuru – il birrificio P3 Brewing Company di Sassari, la nostra sede del dart club; la ditta Domocrea srl di Benetutti e la ditta Cesare Manca Srl di Quartu Sant’Elena, sostenitori e amici e Federico Mereu realizzatore di fantastici coltelli artigianali. “Abbiamo fatto un passo che sicuramente lascerà il segno – conclude – di un lungo cammino”.