Il campo di basket “Marco Cugia” e quello vicino a piazza Bande, entrambi nel quartiere di sant’Orsola, saranno gestiti da subito e fino a settembre dalla UISP. L’affidamento, in via sperimentale, è stato deciso nei giorni scorsi dalla Giunta comunale che ha accolto la proposta progettuale della sezione locale dell’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP).
L’idea – avviata nel 2020 – di lasciare gli spazi con accesso libero ha fatto emergere alcune criticità, in particolare nel campo di piazza Bande, dove ci sono state numerose lamentele da parte degli abitanti della zona. Una situazione analoga si è generata per il campo Marco Cugia. La necessità di coniugare l’interesse dei giovani del quartiere a svolgere attività sportiva e il diritto dei cittadini residenti nei pressi degli impianti alla quiete e al riposo, soprattutto nelle ore del primo pomeriggio e in tarda serata, ha portato l’Amministrazione comunale a rivedere le modalità di fruizione degli spazi.
Il progetto indica tra le priorità il favorire lo svolgimento di libere attività da parte delle scuole di ogni ordine e grado, dei giovani pre-adolescenti e adolescenti, delle persone con disabilità, dei gruppi e associazioni locali di carattere sportivo, dilettantistico, amatoriale etc.; inoltre prevede, da marzo a maggio, una volta alla settimana, con un contributo minimo da parte degli utenti, ulteriori forme di fruizione come attività motoria tra gruppi di cammino, attività motoria per l’invecchiamento attivo, laboratori motori per bambini. Da giugno a settembre, salva restando l’apertura alla comunità dei due campi, è prevista al mattino l’attività estiva per minori, con un contributo da parte degli utenti. A disposizione anche i servizi igienici presenti.
La gestione dei playground vuole essere un modo per favorire attività multidisciplinari di carattere sportivo e sociale, a favore dei residenti. L’UISP punta a ospitare una serie di servizi connessi ad attività sportive amatoriali e agonistiche, sociali, culturali e ricreative, favorendo e incentivando anche attività di aggregazione libera dei ragazzi, utilizzando una modalità basata su principi di inclusione che possa offrire una molteplicità di esperienze connesse al divertimento all’aria aperta per bambini e adulti di tutte le abilità e interessi.
«I playground potrebbero diventare funzionali a fare di questa area gioco un ‘ponte’ tra la città e il mondo delle associazioni, le scuole e le famiglie e il comitato di quartiere, nell’ottica della costruzione di una comunità educante» spiegano i responsabili della UISP. Saranno coinvolti i bambini della scuola di via Gennargentu, insieme agli insegnanti, per sviluppare un progetto formativo capace di fare emergere i loro bisogni e i loro desideri. La sfida sarà pensare il playgroud come un laboratorio capace di interpretare e valorizzare le diverse dimensioni del gioco, di alimentare un rapporto con la natura e, soprattutto, di favorire l’incontro di tutti i bambini, indipendentemente dalle loro risorse e capacità.