Più auto elettriche, più alberi, la biblioteca nel parco giochi, le strade «più aggiustate», una città tutta pulita. E ancora: piazza d’Italia che diventa «piazza arcobaleno perché i colori ci danno allegria», una casa per le farfalle, Natale tutto l’anno, fino a un supereroe solo per Sassari. Sono soltanto alcune delle richieste che le bambine e i bambini della scuola dell’Infanzia di via Marras hanno fatto stamattina al sindaco Nanni Campus che è andato a trovarli. Il primo cittadino, che ha spiegato di essere «un nonno sindaco», ha ascoltato tutte le domande, ha anche detto che le richieste che gli facevano «sono il mio sogno, ma che se è facile fare promesse, il difficile è mantenerle. Per questo mi impegnerò a fare tutto quanto nelle mie possibilità, in modo da far sì che abbiate la strada aperta per fare ciò che meravigliosamente sognate di fare».
Ad accogliere il sindaco stamattina c’era la dirigente, Claudia Capitta, con tutte le docenti e il personale dell’istituto scolastico, oltre a centinaia di bambine e bambini che, bandiera dell’Italia in mano, intonavano canzoni e ponevano al sindaco moltissime domande.
Durante l’anno i piccoli alunni della IV B, nota come la “sezione Rosa”, guidati dalle insegnanti Vanna Maria Uleri e Antonella Sanna, hanno portato avanti un progetto di educazione civica sulla città che vorrebbero. Pulita, colorata, con spazi a misura loro, dove si sente il suono degli uccellini. L’hanno raccontata attraverso i loro disegni e la loro fantasia. E poi hanno deciso di presentare l’idea al primo cittadino, che ha subito risposto al loro invito.
Stamattina gli stessi alunni hanno spiegato al sindaco i loro sogni per Sassari, hanno mostrato i colorati elaborati e ne hanno approfittato per aggiungere ulteriori richieste, come uno scivolo e un’altalena in giardino. Il primo cittadino ha ascoltato, ha ribadito che farà quanto possibile, e spiegato, nei termini adatti agli interlocutori, le difficoltà che vive Sassari. E naturalmente c’è stato spazio anche per ricordare l’importanza dell’uso corretto della mascherina per gli adulti: «che a volte si credono più forti del virus, ma non capiscono che così facendo mettono in pericolo anche voi».