First Cisl, convegno a Sassari sullo stress dal lavoro correlato e su come affrontarlo

Un importante convegno di approfondimento si è svolto nei giorni scorsi, a Sassari nei locali della Camera di Commercio, sulla comprensione di fenomeni strettamente legati alla generazione di stress, principalmente negli ambienti di lavoro ma non solo.
I lavori sono stati aperti da Sergio Mura, segretario generale della FIRST CISL Sardegna , ricordando come da circa dieci anni la federazione regionale  del settore bancario e assicurativo, curi lo specifico aspetto della questione legata alla salute e alla sicurezza in ambito lavorativo.
I lavori sono stati poi condotti da Ettore Erriquez, segretario generale della FIRST CISL di Sassari, il quale ha introdotto due relazioni affidate a Domenico Mudadu (RLS presso il gruppo Mediobanca) e Carmen Oneto, (bancaria ed esperta di neuroscienze).

Erriquez, ha ricordato che il progetto è “nato nell’ormai lontano 2014, quando il tema dello stress da lavoro, pur presente nell’ambito della legislazione di salute e sicurezza, non era ancora in evidenza e che ha attraversato diversi step durante i quali si è arricchito di esperienze, per giungere a quello odierno: un ulteriore passo avanti di un percorso destinato a crescere e arricchirsi sempre più”
Il segretario FIRST di Sassari,  ha poi  ripercorso le tappe di questa attività: ”Il primo obiettivo che ci ponemmo all’epoca, sulla base di una semplice intuizione – a ricordato – fu innanzitutto quello di portare alla luce tutta una serie di meccanismi sottili, che limitano una corretta consapevolezza situazionale per il lavoratore in azienda e ne pregiudicano a volte anche in maniera particolarmente forte, la propria capacità di percepire correttamente l’ambiente che lo circonda, portandolo ad esporsi inconsapevolmente (ed esporre altri) a una serie di rischi”. Alcune di queste distorsioni cognitive vengono sfruttate dalla parte datoriale al fine di massimizzare il raggiungimento degli obiettivi di performance commerciali,  ma il discorso vale esattamente nello stesso modo per tutti gli altri settori, per esempio nelle tempistiche di realizzazione di progetti edili, industriali ecc. con particolare esposizione al rischio di incidenti, le cui dinamiche generative non cambiano.

Durante il suo intervento Erriquez, ha evidenzia come, “nonostante sempre più stringenti norme sulla salute e sulla sicurezza, i rischi non calano sensibilmente.” “Non sono poche le situazioni  – continua – in cui gli stessi lavoratori si pongono in situazioni di rischio, pur essendo a conoscenza delle normative.” Alcuni controlli preventivi  – una delle osservazioni delle studio – da parte aziendale vengano espletati con precisione, rigore e puntualità mentre altri non vengano proprio effettuati. Spesso i primi riguardavano i rischi che ricadono sui vertici aziendali mentre i secondi spesso riguardano gli altri lavoratori che non sono oggetto di salvaguardia preventiva con blocchi informatici, alert ecc. e che però saranno oggetto di contestazioni.

“Capita spesso che  – continua – che personale esperto e con notevole anzianità si esponga a volte a rischi personali nello svolgimento del proprio lavoro. Nel settore bancario ad esempio, sono state evidenziate  forme di comunicazione parallela, sibilline, poco chiare, che potevano indurre in incomprensioni ed errori.”

Il lavoro della FIRST CISL, è continuato in maniera precisa e puntuale nel corso degli anni. Nel corso del secondo step che si svolse nel 2020, venne sviluppato  un tema che nel 2014 non era ancora stato evidenziato: quello degli effetti dello stress ripetuto e prolungato, sul corpo umano. Negli ambienti lavorativi  – precisa Erriquez – si realizza un aggregato di attese e di impegni che trovano il loro fondamento nella relazione con l’altro, che sia un individuo, un professionista, un’organizzazione.

Il Segretario rileva che oltre il contratto di lavoro formale, viene costruito un insieme quello che si chiama “contratto psicologico” che mette in evidenza il  tema delle cosiddette pressioni lavorative è uno dei più sensibili in questo senso. Nelle banche – precisa – vanno sotto il nome di ‘pressioni commerciali’ e possono essere più o meno evidenti. Rispetto alle prime, immediatamente aggredibili con le classiche tutele sindacali o legali, le seconde sono di tipo manipolativo e devono prima di tutto essere individuate. Nella maggior parte dei casi, la manipolazione non viene riconosciuta dalla vittima o viene riconosciuta quando è tardi.
Non solo i superiori gerarchici, ma anche i colleghi stessi giocano un ruolo in questo poichè, spesso inconsapevolmente, sono proprio costoro che si trasformano in strumenti che aumentano il rischio per la propria e la altrui salute e la sicurezza per via di cosiddette “trappole mentali” o di “convenzioni sociali” ossia regole non scritte di convivenza civile, che in genere definiscono cosa si deve fare per non essere pregiudicati socialmente. E a volte anche i comportamenti individuali finiscono spesso per essere piegati e adattati al fine di garantirsi una accettazione dall’ambiente che ci circonda e placare quella sensazione di stress che viene percepita come disagio – conclude in responsabile del sindacato bancari di Sassari.
Secondo Erriquez , “la sfida della consapevolezza è la vera sfida delle organizzazioni sindacali e la materia della salute e della sicurezza è una leva importante .

Infine la notizia della creazione di un osservatorio provinciale sulla salute e sicurezza (il primo a livello nazionale) di cui la FIRST  è ben lieta di farsi parte diligente insieme alla CISL territoriale di Sassari, nell’opera di costruzione di un percorso comune con gli enti istituzionali al fine della massima tutela dei lavoratori.

Durante il convengo è stato utilizzato del materiale audiovisivo, utile a  ad accompagnare il pubblico in un viaggio attraverso una parte normativa, per poi concentrarsi  sui punti di attenzione per il lavoratore rispetto alla pericolosità dello stress indotto dall’ambiente lavorativo

Ha concluso i lavori il segretario della CISL di Sassari Pier Luigi Ledda, ripercorrendo tutto il cammino fatto dalla Cisl di Sassari e dalle altre organizzazioni sindacali confederali del territorio in merito alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al rapporto con le aziende e le istituzioni preposte.

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