“La condizione già critica del carcere di Bancali, più volte messa in evidenza dagli addetti ai lavori e dai vari sindacati e dopo l’episodio di violenza con l’aggressione del 20 marzo scorso con il ferimento di un agente della polizia penitenziaria, vede aggiungersi l’ennesima situazione di pericolo. Le cronache infatti riportano due tentativi di suicidio sventati dagli agenti della Polizia Penitenziaria, la scoperta di due cellulari nascosti da due detenuti all’interno della cella e dove uno dei due ha appiccato il fuoco, spento per fortuna dagli stessi agenti”. Fratelli d’Italia Sassari denuncia la situazione nella casa circondariale di Bancali.
“Facciamo notare – si legge nel comunicato – che il carcere sassarese è classificato istituto di primo livello e ha tra i suoi ospiti detenuti in regime di 41 bis, oltre che terroristi islamici e altri in regime di protezione. Di recente il Ministero dell’Interno ha approvato l’utilizzo del taser da parte degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine così da poter arginare episodi di violenza e in situazioni critiche. Così come denunciato dai sindacati di categoria, all’interno del carcere non è prevista la dotazione da parte della polizia dei penitenziaria, della pistola utile ad arginare aggressione all’interno degli istituti penitenziari. Sono cadute inoltre nel vuoto le reiterate richieste da parte degli stessi rappresentanti dei lavoratori dell’Istituto di pena, affinché vengano nominati sia il Direttore del carcere che il Comandante della Polizia penitenziaria titolari, per i posti vacanti ormai da troppi anni”.
“Ricordiamo inoltre un ordine del giorno approvato in Consiglio regionale il 22 febbraio scorso, con primo firmatario il consigliere Fausto Piga di Fratelli d’Italia, con il quale si metteva in evidenza il grido d’allarme lanciato dalla Polizia penitenziaria, proprio sulla condizione di sicurezza di detenuti e operatori. Auspichiamo un intervento da parte dei rappresentanti istituzionali, per mettere ordine nel penitenziario con la nomina dei due Responsabili e chiedano al Ministro Cartabia e al nuovo Responsabile del DAP Carlo Renoldi, la possibilità di estendere l’estensione l’utilizzo del taser anche a chi tutti i giorni, è esposto a rischi a causa delle continue aggressioni con conseguenti situazioni di grave pericolo all’interno delle nostre carceri”.
“Considerando ormai terminato il periodo di sperimentazione unitamente alla ormai constatata utilità del dispositivo, con la riduzione in modo significativo dei comportamenti violenti, ci i auguriamo che la dotazione venga estesa a tutti i comuni d’Italia. Solidarietà da parte di Fratelli d’Italia agli agenti coinvolti, oltre alla vicinanza nei confronti di tutti gli operatori degli istituti penitenziari dell’isola, costretti a lavorare in condizioni di continuo disagio e pericolo”, conclude la nota.