Donazione sangue, i dipendenti Atp di Sassari da vent’anni un esempio di buona pratica

Da vent’anni ripetono costantemente il loro impegno verso la comunità, e lo fanno con un atto che esprimere il proprio legame con la città e che va ben oltre il servizio di collegare persone, quartieri e territori con le linee autobus. Sono i dipendenti dell’Azienda trasporti pubblici di Sassari che, dal 2003 a oggi, di anno in anno rispondono con adesione crescente alla donazione di sangue. Un gesto che mette in evidenza la grande sensibilità al tema della costante carenza di emocomponenti di cui soffre la nostra Isola.

In Sardegna, infatti, la mancanza di sangue, plasma e piastrine è un problema ricorrente. A fronte di una raccolta di circa 80 mila sacche di sangue, il fabbisogno della nostra Isola ammonta a circa 110 mila. Numeri ancora lontani dall’autosufficienza e che fanno capire quanto sia importante sensibilizzare la popolazione alla donazione.

Questa sensibilità l’Atp di Sassari e i suoi dipendenti la esprimono da 20 anni. Con il loro impegno, nell’ambito del settore pubblico, si sono distinti come “pionieri” di solidarietà e generosità. A donare ogni anno sono circa 40 volontari, molti dei quali donatori periodici. Così in epoca pre Covid nel 2019, a esempio, sono state effettuate 84 donazioni. Nel 2022 sono diventate 87 e nel 2023 il numero di donazioni si sta attestando sulla stessa cifra. Numeri importanti per un’azienda di 300 dipendenti – ai quali dopo ogni donazione va garantita una giornata di riposo – che offre un servizio essenziale come il trasporto cittadino.

Nei giorni scorsi il direttore del Servizio Immunostrasfusionale dell’Aou di Sassari, Pietro Manca, ha incontrato il presidente di AtpPaolo Depperu, un’occasione per ringraziare l’azienda e i suoi dipendenti per l’importante azione di sostegno portata avanti nei confronti di coloro che, ogni giorno, necessitano di una trasfusione.

«La donazione – afferma Paolo Depperu, presidente di Atp Sassari – oltre a essere un gesto di profondo altruismo è un atto di grande responsabilità e coscienza sociale, perché per fronteggiare la grave carenza di sangue che attanaglia la nostra isola è necessario il contributo di ogni cittadino e cittadina e serve una educazione alla donazione che deve partire fin dalle scuole elementari. Per invertire la tendenza – afferma ancora Depperu – è necessario informare, educare e sensibilizzare le persone sull’importanza della donazione, solo così si attuano i processi di cambiamento culturale».

L’Atp quindi si dimostra azienda virtuosa e ha deciso di continuare in questa buona pratica, incentivando quanti dei suoi dipendenti donano il sangue. Come? Con l’offerta ai dipendenti volontari di una giornata di ferie aggiuntiva ogni quattro donazioni per gli uomini e ogni due per le donne, effettuate nell’arco massimo di 18 mesi.

«Se in ogni piccola, media o grande azienda ci fosse una buona pratica di questo tipo – conclude Depperu – sono certo che si potrebbe finalmente uscire da uno stato costante di emergenza».

L’impegno continuo dell’azienda e dei suoi dipendenti incarna l’essenza stessa della comunità sassarese: una rete intrecciata di sostegno reciproco.

«Questo esempio di buona pratica – afferma il direttore del Servizio immunotrasfusionale di Sassari, Pietro Manca – riflette il senso di solidarietà e di unità della comunità. Cogliamo, allora, l’occasione per rinnovare l’invito a tutti coloro che possono donare, affinché partecipino con un gesto semplice e socialmente utile, quello della donazione del sangue in grado di salvare la vita».

«Donare il sangue inoltre – ricorda Manca – è vantaggioso, perché consente di monitorare lo stato di salute del donatore ogni volta che fa la donazione».

LA TESTIMONIANZA

A raccontare questo gesto di grande generosità è Italo Achenza, da 20 anni in pianta stabile come autista nell’Azienda di via Caniga. Lui il percorso di donatore lo ha iniziato quando aveva appena compiuti i 18 anni.

«Ho cominciato a donare da giovanissimo – racconta – già con la consapevolezza che si trattasse di un atto di estrema importanza per contrastare il fenomeno annoso per la nostra terra, qual è la carenza cronica di sangue. Ciascuno, con il proprio piccolo gesto, può fare tanto per gli altri. Personalmente, sento un fortissimo senso di gratificazione quando dono, perché il sangue è vita e poter essere di aiuto per tante persone la cui sopravvivenza dipende anche dalla mia donazione è un’emozione difficile da descrivere».

Con i suoi colleghi donatori il signor Italo diventa un vero e proprio testimonial, il suo gesto è assieme esempio e incoraggiamento per quanti, forse perché indecisi, ancora non hanno donato sangue.

«Vorrei che i giovani comprendessero, nel profondo, che con un piccolo sacrificio si può fare il bene di tante persone. Donare – afferma – significa anche sentirsi parte attiva di una comunità dove il gesto di ciascuno determina il cambiamento, dove l’individualismo lascia il posto all’altruismo».

IL SANGUE RISORSA CHE SALVA LA VITA

Il sangue è una risorsa importantissima per un ospedale dove gli interventi chirurgici rappresentano un aspetto rilevante dell’attività di un hub di secondo livello, come quello di Sassari. Nel periodo estivo, poi, gli interventi chirurgici aumentano anche per un maggior numero di casi di infortunistica stradale, per pazienti politraumatizzati che arrivano nelle strutture di Aou, centro di riferimento per questo tipo di casi.

E sempre in estate non diminuiscono le esigenze di sangue dei pazienti cronici come i talassemici, che continuano ad avere necessità del solito apporto trasfusionale. In Sardegna sono più di un migliaio i pazienti talassemici che fanno periodiche e continue trasfusioni. A Sassari, tra soggetti adulti e in età pediatrica, se ne contano circa 130. Il sangue è utilizzato anche per i trapianti d’organo, così come per i trattamenti farmacologici che possono curare e guarire alcuni tumori e leucemie.

DOVE DONARE

Il Centro trasfusionale di via Monte Grappa con il sistema della prenotazione della donazione agevola l’impegno dei donatori. Per le prenotazioni al Centro dell’Aou i donatori possono chiamare, dalle 8 alle 14, i numeri 079.20.61.462 oppure 079.20.61.496. Dalle 15 alle 19 possono telefonare allo 079.20.61.625.

Per donare nella sede dell’Avis comunale è possibile chiamare lo 079.25.25.77 dalle 8 alle 14 e al numero di cellulare 370.14.34.967. Per l’Avis provinciale, infine, è possibile consultare il sito www.avisprovincialedisassari.it o chiamare al numero 079 25.00.00 per conoscere contatti e orari delle donazioni.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti