Sedersi tutti insieme a un tavolo. Confrontarsi, dialogare, e soprattutto lavorare uniti per uno scopo comune: creare una consulta del benessere animale con funzioni propositive e consultive sul tema della tutela e dei diritti degli animali. Con questo obiettivo l’assessora all’Ambiente e Verde pubblico, Antonella Lugliè, e il presidente del Consiglio, Maurilio Murru, hanno organizzato per la prossima settimana un incontro a cui hanno invitato tutte le istituzioni competenti e le associazioni di volontariato che già collaborano con l’Amministrazione comunale e si occupano della tutela di cani e gatti. Un primo momento di confronto a cui ne seguiranno altri e a cui potranno aderire anche altre associazioni di volontariato interessate.
Un passaggio che si inserisce in un percorso iniziato già alla fine del 2019, con la convocazione da parte del Comune di un tavolo tecnico interistituzionale per rafforzare le azioni messe in campo nella lotta al randagismo, fare il punto della situazione e capire come procedere. Da ciò è emersa la volontà e la necessità di prevedere una consulta che coinvolga il vasto e variegato mondo del volontariato. Soltanto sedendosi insieme intorno allo stesso tavolo, mettendo a disposizione ognuno le proprie competenze, sia amministrative e gestionali e sia pratiche, è possibile raggiungere l’obiettivo che è comune: difendere e tutelare quanto più possibile gli animali.
Un obiettivo presente anche nelle linee programmatiche dell’attuale Amministrazione comunale e che ha già portato, proprio un anno fa, alla modifica del regolamento che oggi prevede finalmente divieto di uso di animali nei circhi e di attività che vedono il loro sfruttamento per il divertimento delle persone, oltre allo stop allo scoppio di petardi e di qualsiasi altro articolo che crei un rumore che possa spaventare.
La pandemia ha rallentato il percorso ma ora, grazie alla “zona bianca”, è stata subito convocata la prima riunione. Sarà l’occasione per conoscersi e capire quali obiettivi ciascuna realtà interessata intende raggiungere dall’istituzione dell’organismo. Successivamente – come richiesto da alcuni consiglieri di maggioranza – la materia approderà nella VI commissione, per la discussione e la previsione dello statuto della Consulta.