Omaggio alla marginalità, Gabriele Sanna presenta la seconda tappa del suo progetto artistico: alla Casa Fraterna Solidarietà l’allestimento della pensilina che aiuterà a proteggere la privacy delle famiglie in difficoltà.
Ha lavorato per tutto il fine settimana e in un paio di giorni è riuscito a riparare la pensilina che accompagna il percorso degli oltre trecento uomini e donne che ogni giorno aspettano in fila il proprio sacchetto con le derrate alimentari, e questa mattina – finalmente – ha ultimato la sua installazione.
L’arte di Gabriele Sanna irrompe oggi all’ingresso della Casa Fraterna Solidarietà, seconda tappa del progetto artistico “Omaggio alla marginalità”, una serie di installazioni e live performance nei luoghi della città che ogni giorno trattano, curano e affrontano l’emarginazione e la paura. Dopo l’opera realizzata nella sede di via Amendola del Centro di salute mentale della Assl di Sassari, Gabriele ha scelto di sostenere “in arte” chi da quindici anni allevia il disagio di numerose famiglie, grazie all’impegno dei volontari operativi e con il sostegno di alcune persone di buona volontà.
Sui pannelli della pensilina, all’entrata della struttura in corso Margherita di Savoia, sono stati applicati gli stampati in forex 100×140 delle foto in alta risoluzione che ritraggono le quattro opere che Gabriele ha dipinto precedentemente su pannelli in legno 50×70: Ri- crearsi, Transumanza, Una madre come dea e Il peso del raccolto, i titoli che l’artista ha scelto per i suoi dipinti – gli originali verranno donati alla struttura – che da oggi in poi regaleranno un po’ di privacy alle famiglie della città che si trovano in difficoltà.
A chiudere l’installazione dell’artista la frase della poetessa e scrittrice Alda Merini: “Io sono con te in ogni maledetto istante che ci vuole dividere ma non ci riesce”.
«Per me l’arte deve poter essere anche una denuncia sociale – spiega Gabriele – l’opportunità di guardarsi dentro e di affrontare le piccole e grandi paure che accompagnano la vita di ognuno di noi, ma anche lo strumento per condividere dei messaggi: l’essere umano non è soltanto cibo e primarie necessità, ma è soprattutto bellezza e valore, proprio come racconta bene Alda Merini nelle sue poesie».
È l’amore verso le persone, se stessi e la società quello che Gabriele Sanna vuole esprimere attraverso l’omaggio alla Casa Fraterna Solidarietà, reso possibile grazie al contributo delle associazioni “Sardi Italiani Europei”, “La Rosa Rossa” e altri anonimi sostenitori.
«La povertà non va certo raccontata, né esibita – sottolinea Aldo Meloni, presidente della Casa Fraterna Solidarietà – ed è proprio questo quello che Gabriele sta regalando a chi ha difficoltà a mostrare il proprio volto. Noi ogni giorno proviamo a fare la nostra parte, non soltanto distribuendo i sacchetti con generi alimentari di prima necessità, ma anche aiutando a pagare le bollette della luce o offrendo un contributo per l’acquisto di bombole del gas. La pandemia ha certamente limitato il nostro lavoro quotidiano, abbiamo sospeso la distribuzione dei vestiti, ad esempio, ma stiamo riuscendo a garantire l’assistenza medica gratuita per gli impianti di protesi dentarie mobili. Non ci fermiamo e andiamo avanti, ricordando che chiunque può aiutare con una donazione la nostra attività, magari scegliendo di offrire – in questo periodo di dichiarazione dei redditi – il proprio 5×1000 alla Casa Fraterna Solidarietà. Tutte le informazioni le trovate sul nostro sito all’indirizzo www.fraternasolidarieta.it».
Intanto la produzione artistica di Gabriele Sanna non si ferma e venerdì 21 maggio inaugurerà la sua prima mostra dal titolo “Un percorso lungo una pandemia”. L’appuntamento è alle 18 nello spazio espositivo al secondo piano della libreria cittadina Messaggerie sarde.