Si è conclusa con successo l’ultima edizione del progetto Clothes Sharing, iniziativa realizzata da Sa Domo de Totus e dal Liceo Artistico Figari di Sassari per promuovere solidarietà, sostenibilità e resistenza sociale contro l’economia di guerra e il fast fashion.
Con una partecipazione straordinaria allo scambio di oltre mille persone, il progetto ha permesso lo scambio di abiti, dimostrando come il mutualismo popolare e l’economia circolare possano rappresentare risposte concrete alle difficoltà crescenti. L’iniziativa, che ha coinvolto 30 volontari di Sa Domo e due classi del Liceo Artistico Figari di Sassari nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, è stata realizzata senza alcun finanziamento, confermando il potenziale trasformativo della cooperazione comunitaria.
Del resto, questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescente disagio sociale, certificato dalla recente rielaborazione fatta dall’Anap Confartigianato Sardegna, sulla rilevazione dell’Istat 2022-2023, che evidenzia anche una riduzione generalizzata dei redditi reali a causa dell’inflazione e del carovita. Così il crescente aumento della povertà in Sardegna trova una risposta nelle «iniziative come questa che non consistono solo in un aiuto materiale, ma in una vera e propria forma di resistenza collettiva alla crisi» – spiega Rosalba Pisanu, responsabile del progetto per Sa Domo de Totus.
Ma se il 32,9% della popolazione della Sardegna nel 2023 è a rischio di povertà o esclusione sociale non è responsabilità del caso, ma di precise politiche sociali e internazionali: «viviamo in un contesto segnato dal dilagare dell’economia di guerra – segnala Fabrizio Cossu, presidente di Sa Domo de Totus, che ha fatto schizzare i prezzi di beni essenziali come il pane e il carburante, rendendo ancora più difficile per molte famiglie sarde far fronte alle spese quotidiane».
L’iniziativa, coadiuvata dai docenti del corso Design Moda del liceo Figari Claudio Vendramin e Barbara Sanna, si è proposta anche come una denuncia contro il fast fashion, un sistema produttivo che genera sfruttamento e devastazione ambientale. I giovani del Liceo Artistico Figari, attraverso la loro partecipazione, hanno avuto l’opportunità di approfondire temi come il riciclo e l’importanza della sostenibilità ambientale, trasformando un progetto didattico in un’esperienza di impegno civile.
«Questo è solo l’inizio» concludono i promotori. La strada verso una Sardegna più solidale e sostenibile passa da qui: dal costruire insieme nuove pratiche di economia e condivisione, per rispondere alle sfide di una società in crisi.