Il consigliere comunale di Sassari, Mariolino Andria ha presentato un’interpellanza con cui chiede al Sindaco Campus e alla Giunta di riferire in modo preciso e puntuale, così come già richiesto da oltre 16 mesi, sugli interventi in programma intorno alla scuola e alla chiesa di San Donato. Ovvero come, in che tempi ed entro quando, si potranno apprezzare azioni precise e mirate alla troppo attesa rigenerazione della zona insieme ad un efficace e definitivo ritorno “alla legalità”.
Nel luglio 2020, il consigliere ha presentato un’altra interpellanza in merito alla zona e, dopo il sopralluogo di alcuni giorni fa, denuncia “un grave ritardo su opere di manutenzione straordinaria in edifici di proprietà del comune; la mancanza di opportuna segnaletica finalizzata: ad una maggiore sicurezza dei bambini, ad evitare il parcheggio selvaggio nella zona antistante la scuola sino ad impedire anche il passaggio delle macchine per il ritiro dei rifiuti e il raro intervento delle macchine per la pulizia stradale. A questo si aggiunge l’occupazione di locali non idonei alla residenza da parte di soggetti in emergenza
sociale (stamane un caso in Via San Donato n 28 al piano terra dove la situazione, da
mesi, nel locale si è riscontrato un degrado inenarrabile) e altri soggetti che non si capisce
a quale titolo continuino a risiedere nel quartiere occupando immobili senza alcun requisito
in termini di igiene e salubrità. E infine una evidente carenza di interventi di bonifica del suolo pubblico dove si depositano siringhe, escrementi ed altro: a titolo esemplificativo sollecito un intervento risolutivo in Via Ziu Gesaru (via intitolata a Cesare Mastino geometra e poeta della Sassari di un tempo)”.
“Le rare iniziative – ha aggiunto Andria – non sono servite a nulla sia per il decoro che per attenuare, almeno, il degrado ma soprattutto per evitare il quotidiano ripetersi di comportamenti oltre la legalità. I nostri agenti della Polizia Municipale e di altre forze dell’ordine che quotidianamente rischiano la loro incolumità e operano in condizioni di difficoltà, fanno comunque il possibile per cercare di rassicurare la popolazione residente regolare che con bambini e ragazzi vive nella zona sempre con apprensione e paura”.