Vinitaly 2025: tra le eccellenze vitivinicole italiane protagoniste a Verona la Sardegna si conferma terra di vini unici, identitari e sempre più apprezzati nel mondo.
“L’edizione 2025 del Vinitaly si chiude con un bilancio più che positivo, confermandosi come la più importante manifestazione internazionale dedicata al vino italiano. Tra i grandi protagonisti, anche quest’anno, le aziende vitivinicole sarde, che con passione, competenza e radicamento nel territorio hanno saputo raccontare l’anima autentica di un’isola unica al mondo”, ha dichiarato l’on. Gianni Lampis, deputato sardo di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera.
“La Sardegna ha portato a Verona vini di straordinaria qualità, espressione di vitigni autoctoni millenari, di terroir irripetibili e di un sapere enologico che coniuga tradizione e innovazione. Dal Cannonau al Vermentino, dal Carignano del Sulcis alla Vernaccia di Oristano, fino alle nuove eccellenze nate dal lavoro di giovani produttori e cantine storiche: un patrimonio enologico che rappresenta una risorsa strategica non solo per l’economia regionale, ma per tutto il sistema-Paese”.
“Le cantine sarde al Vinitaly 2025 – sottolinea Lampis – hanno dimostrato ancora una volta quanto il vino sia cultura, identità e orgoglio della nostra terra. Dietro ogni etichetta ci sono storie di fatica, visione e amore per la Sardegna. È nostro dovere, come istituzioni, sostenere chi crede in questa sfida e promuove con il proprio lavoro l’immagine della nostra isola nel mondo”.
“Il successo delle aziende sarde al Vinitaly è frutto di un lavoro corale che coinvolge imprenditori, agronomi, enologi, associazioni di categoria e istituzioni. Fondamentale è stato il sostegno alle politiche di internazionalizzazione, la valorizzazione dei vitigni autoctoni e la promozione di un turismo enogastronomico sempre più attrattivo”.
“La Sardegna, terra di vini forti come il suo popolo – conclude Lampis – si conferma anche in questa edizione un punto di riferimento nel panorama enologico italiano e internazionale”.