“Una grande vertenza nazionale, che non può essere derubricata a vicenda regionale. I lavoratori di Air Italy meritano di essere considerati al pari dei colleghi di Alitalia da parte del Governo”.
“La creazione di una compagnia aerea sarda può rappresentare un’opportunità per garantire il diritto alla mobilità ai Sardi e l’accessibilità della Sardegna soprattutto per la filiera turistica. Ma su questo progetto è necessario far convergere la volontà di tutti, in un’azione comune che possa essere portata avanti davanti al Governo e all’Unione Europea per superare ostacoli che non sono di natura economica nè organizzativa, ma di natura burocratica in sede europea con particolare riferimento al regime di aiuti di stato”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Christian Solinas, che ieri ha incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori che lottano per il loro futuro, ancora incerto.
LEGGI ANCHE: NEL 2020 SCOMPARSI OLTRE 11MILA POSTI DI LAVORO TRA I GIOVANI
“Nel frattempo – ha detto -, fin da domani la regione si attiverà per ottenere dal Governo la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre. Abbiamo davanti nemmeno 2 mesi, da qui al 30 giugno, per risolvere il problema occupazionale e per portare la vertenza Air Italy all’attenzione del Governo e dell’Europa, che deve essere considerata un problema nazionale. Non è pensabile che la soluzione passi esclusivamente per la Regione. Abbiamo detto fin dal primo momento, nel 2019, di essere pronti a fare la nostra parte. La Regione è con i lavoratori ma le competenze sono distinte: lo Stato deve affrontare la vertenza Air Italy così come sta affrontando quella Alitalia, perché non ci sono lavoratori di serie A e serie B”.
LEGGI ANCHE: CAMPAGNA VACCINALE SOLO 200 MEDICI DI BASE SARDI HANNO ADERITO
Il Presidente ha ribadito la volontà da parte della Regione di farsi parte attiva per un confronto di ampio respiro, richiamando le organizzazioni sindacali al senso di collaborazione anche nell’ipotesi della creazione di una compagnia regionale. “Sindacati e Regione – ha aggiunto – devono marciare uniti e ottenere il via libera da parte del Governo, che si deve fare portavoce del progetto in Europa. Nel frattempo va salvaguardato il lavoro, ha evidenziato, annunciando la convocazione dei liquidatori dell’azienda per la proroga degli ammortizzatori”.
“Contatterò il Ministro dello Sviluppo Economico per mettere sul tavolo l’ipotesi di uscita dalla crisi industriale. Fin da subito- prosegue il presidente – riformuleremo i calcoli per dar vita a una compagnia regionale e per avere contezza dei costi dello start up di una società in house che abbia il suo core business nella continuità territoriale, una newco pubblica che potrebbe progressivamente aprirsi a imprenditori privati, soci industriali che si sentirebbero garantiti dalla presenza pubblica. La Sardegna deve avare garantito il proprio diritto alla continuità“.
Il Presidente convocherà nuovamente i sindacati nei prossimi giorni, per illustrare i risultati dell’interlocuzione con il Governo.