PSR Sardegna 2014-2020, “Aiuti all’avviamento di imprese”: 407 giovani agricoltori attendono risposta dalla Regione

Nuove imprese agricole  giovanili, in totale saranno 1185,  risultate ammesse per il finanziamento relativo allo sviluppo rurale 2014-2020  per la Regione Sardegna approvato dalla Commissione Europea il 19 agosto 2015.

Da allora tanta strada è stata fatta, ma non per tutte le aziende che hanno ricevuto il semaforo verde per poter usufruire dei soldi messi a disposizione dell’ Europa per dare avvio alle attività che riguardano le produzioni orticole, agrumicola, cerealicola, lattiero casearia, olearia, vitivinicola, risicola, zootecniche e altre ancora, contribuendo a rafforzare e qualificare le diverse filiere agro –alimentare isolane che, comunque, nell’insieme concorrono a costituire una delle principali voci del PIL regionale.

Insomma, un ruolo strategico per il rilancio non solo del comparto agri-zootecnico, ma soprattutto di quello economico in tanti territori della nostra isola, concorrendo in maniera determinante alla lotta allo spopolamento, vera spada di Damocle per tanti paesi a rischio estinzione, gradualmente  ma in maniera costante abbandonati.

Ma torniamo al bando PSR ( Piano di Sviluppo Rurale) 2017 nel titolo ma relativo alle annualità 2014-2020. “Le misure –  così come ci spiega in un comunicato Gian Marco Passiu, rappresentante del “Comitato spontaneo dei giovani imprenditori agricoli PSR Sardegna 2014/20 Bando 2017–Pacchetto giovani, costituitosi in data 07 dicembre  – mirano a ringiovanire il tessuto imprenditoriale in agricoltura, contribuendo al miglioramento del reddito, l’occupazione e l’inclusione sociale” . Per accedere al bando – ricordiamo – i giovani imprenditori, con lo spirito rivolto verso i propri territori e la forza di poter mettere in campo tutte le energie, hanno affrontato gravosi impegni economici per i necessari e diversi adempimenti che erano previsti dal bando e dovuti alla costituzione della nuova impresa agricola .

C’è lo ricorda ancora Passiu:  “parliamo di iscrizione CC.II.AA , versamento del contributo unificato INPS e INAIL, spese tecniche e di progettazione, cantierabilità dei progetti, oneri SUAPE, spese per redazione e registrazione dei contratti di affitto e, altro” . Tuttavia, a tutt’oggi, residuano ancora 407 istanze di imprese ritenute ammissibili al finanziamento del medesimo bando, ma dichiarate “Non Ricevibile per mancanza di risorse “, per le quali allo stato attuale non si intravedono soluzioni che consentano alle nuove imprese giovanili di beneficiare delle risorse spettanti, benché, ormai siano trascorsi 8 anni dall’ammissibilità dei progetti.  In merito, va osservato, che con nota del 14 gennaio 2024 il Direttore generale di ARGEA comunicava all’assessorato regionale dell’agricoltura la disponibilità di € 306.000.000,00 a valere sui fondi del PSR Sardegna per il periodo 2014 – 2020 .

“A tutt’oggi, nonostante, i ripetuti appelli a essere ricevuti dai vertici della politica regionale (24/04/2024, 12/07/2024, 26/11/2024 all’Assessorato regionale competente all’agricoltura; 26/01/2025, 03/03/2025 alla Presidente della Regione Alessandra Todde), alcuna risposta è stata data” – continua Passiu.

E’ ampiamente riconosciuta la rilevanza strategica di un comparto, quale quello agricolo – sottoline Passiu – in quanto parte di un sistema interconnesso con tutte le altre componenti sociali e economiche, per il quale non sono certamente sufficienti i soliti proclami offerti nelle diverse circostanze pubbliche per parlare del valore dell’innovazione e di quali possono essere le prospettive in campo tecnologico per la Sardegna.  A questo proposito il rappresentante del comitato ricorda le parole della Presidente, Alessandra Todde, intervenendo allo Startup Italia Open Summit:” L’innovazione è uno strumento fondamentale per la trasformazione dei nostri modelli di sviluppo. Noi vogliamo innovare i processi in tutti i campi possibili, da quello agricolo a quello industriale, migliorandone efficienza e produttività, qualità e prosperità. La Regione Sardegna intende sostenere la crescita di chi vuole innovare nell’isola, valorizzando i giovani e chiunque si impegni nel voler fare impresa”.

“Le giovani imprese agri-zootecniche, partecipanti al Bando 2017 PSR 2014-2020 – riscorda Passiu in risposta alle parole della Presidente Todde – hanno dimostrato di avere idee, capacità, un forte senso di radicamento nel territorio, partendo dalla valorizzazione di quelle risorse locali che rappresentano i valori della nostra tradizione e della nostra economia, con una visione del proprio futuro incentrato al rispetto per l’ambiente, apertura ai mercati e all’economia, ma per i quali sono necessari interventi di sostegno e di accompagnamento per consentire l’imprescindibile processo di ammodernamento e di innovazione nella conduzione delle proprie imprese”.

Aspetti, che la classe politica regionale deve affrontare con la massima urgenza, non solo in ragione dell’approssimarsi del termine del 31 dicembre 2025 entro cui vanno rendicontate le risorse del PSR 2014 – 2020.  Tutte considerazioni e preoccupazioni esposte durante l’audizione in V commissione Attività produttive del Consiglio regionale il , 28 maggio 2024 e in data 11 dicembre 2024   che sono state riassunte in 5 punti:
1) l’erogazione dei benefici ammessi a finanziamento che hanno già sostenuto gli investimenti previsti nelle diverse istanze progettuali,
2) la definizione delle istruttorie ammesse a finanziamento consentendo la rimodulazione del progetto sulla base dei prezzi vigenti;
3) l’erogazione dei benefici previsti a titolo di primo insediamento
4) il riconoscimento di priorità da inserire nel prossimi Bandi per le imprese che hanno dovuto rinunciare gli investimenti previsti                                                                        5) semplificazioni amministrative e burocratiche per velocizzare le istruttorie

Insomma il tempo stringe e i giovani imprenditori sardi, ammessi ai finanziamenti, attendono una risposta chiara da parte della Regione. Soprattutto perché – conclude il referente del Comitato Passiu –  è in gioco il futuro e la competitività del nostro sistema produttivo regionale.

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