Franco Cuccureddu (Sardegna Civica), Gianfranco Scalas (Fortza Paris) e Antonio Nicolini (UDS), hanno inviato oggi al Presidente della Regione Christian Solinas e alla Giunta regionale analisi e proposte sulle iniziative che si potrebbero intraprendere nell’immediato, nel breve e medio termine, per cercare di evitare conseguenze drammatiche nel settore del turismo in Sardegna, sia in termini di scomparsa di aziende sia di perdita di posti di lavoro.
Questo documento (visualizza qui il testo integrale), frutto di una serie di confronti con operatori turistici e rappresentanti delle diverse tipologie nelle quali si articola l’offerta di ospitalità e degli altri servizi turistici in Sardegna, vuole rappresentare il contributo di idee e di proposte del coordinamento unitario, dei tre partiti, per affrontare l’emergenza e per aggiornare, alla luce delle conseguenze della pandemia, la parte del programma elettorale riguardante la strategia per fare della Sardegna una vera regione turistica.
Cuccureddu, Scalas e Nicolini hanno posto l’accento sulla domanda turistica che non soddisfa esigenze primarie, e quindi in periodi di crisi o di incertezza economica è una delle spese ad essere tagliate o ridimensionate nel bilancio familiare. Aggiungono che è fortemente dipendente dal trasporto pubblico da e per l’isola, Nave e Aereo che subirà necessariamente una contrazione importante stimabile intorno al 60-70%.
Partendo da queste basi, hanno formulato una serie di proposte ripartite in quattro grandi capitoli:
Progetti Bandiera
Vengono indicati sei diversi progetti di tipo sanitario, trasportistico e di marketing finalizzati a sostenere la domanda e fornire rassicurazioni e garanzie sulla circolazione del virus e sui servizi sanitari.
Interventi finanziari e di emergenza
Si tratta di una serie di interventi che vanno dal sostegno al reddito (anche per i gestori di B&B) all’abbattimento dei costi per gli affitti delle strutture alberghiere e non solo, sia la sospensione dei ratei dei mutui o leasing, concessi a valere su bandi regionali.
Interventi tributari
Si prevede l’azzeramento, ove non possibile, il differimento e la rateizzazione a partire dal 2022, dei tributi regionali e comunali, questi ultimi potranno essere compensati da contributi dello Stato e dal previsto incremento del fondo unico regionale per gli enti locali.
Interventi normativi e burocratici
Alcuni interventi legislativi andranno richiesti/concordati con lo Stato, ad esempio in materia di responsabilità per malattie sul lavoro nel caso di questa pandemia, altri possono essere disposti dalla Regione per accelerare la liquidazione dei contributi regionali, relativi a vecchi bandi, piuttosto che il sostegno per le manutenzioni.
La nota si conclude con una serie di proposte specifiche per due settori particolari come quello della nautica e del balneare, che vengono svolti nel demanio marittimo, ed hanno la caratteristica di una competenza concorrente fra Stato e Regione.