Polemiche sul numero dei decessi per Covid in Sardegna

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Anche in Sardegna si sollevano dubbi sul conteggi dei decessi per Covid stilato dalla Protezione Civile regionale.

Sin dall’inizio della pandemia, si è discusso sulle modalità con cui i decessi venivano registrati come “causati dal Covid”. Una polemica che ha diviso gli esperti: da un lato i medici che sostengono che le malattie pregresse, soprattutto quelle respiratorie e cardiovascolari, influiscono in maniera decisiva nella morte delle persone positive, mentre altri medici affermano che il virus gioca un ruolo fondamentale nel decesso del paziente.

Il rapporto Istat di luglio dichiara che il Covid è stata la causa della morte di quasi nove positivi su dieci, anche in presenza di malattie pregresse.

Ora bisogna studiare quale sia la causa effettiva degli ultimi due decessi registrati in Sardegna. Per il responsabile dell’Unità di crisi del Nord Sardegna, Marcello Acciaro, e il direttore di Malattie Infettive dell’Aou di Sassari, Sergio Babudieri, non sarebbero ascrivibili ai decessi per Covid, in quanto, per esempio, l’ultima delle due persone defunte nell’ultima settimana è infatti una donna ultranovantenne asintomatica al coronavirus, che è stata colpita da un infarto.

Acciaro ha dichiarato che questa tipologia di conteggio potrebbero portare a inserire tra i decessi per Covid milioni di morti. Secondo Babudieri, è ora di “fare chiarezza sulle modalità utilizzate in Italia per questo genere di rilevazioni, così da fornire la giusta interpretazione alla causa di morte primaria”. Se i due esperti avessero ragione, nella cosiddetta “seconda ondata del virus”, in Sardegna non ci sarebbero stati decessi causati dal Covid e il loro numero dovrebbe ritornare a 134.

 

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