Peru (Cambiamo): “Distribuire mascherine nelle edicole e nelle farmacie”

mascherine coronavirus

“Se anche in Sardegna verrà deciso di prevedere l’obbligo di indossare la mascherina ogni qual volta si debba uscire si dovrà fare in modo che tutti i sardi possano averle a disposizione. A questo proposito condivido quanto deciso da regioni come la Liguria che dopo aver acquistato circa 5 milioni di mascherine si sta avvalendo in una prima fase della collaborazione delle associazioni di categoria per distribuirle alle aziende rimaste in attività e dunque ai lavoratori. Ma sempre in Liguria si sta avviando un’ulteriore distribuzione che nei prossimi giorni proseguirà attraverso farmacie ed edicole. Mi sembra un’ottima iniziativa quella decisa dal governatore Toti e credo che sia giusto replicarla anche qui in Sardegna”. Così dichiara in una nota il consigliere regionale del gruppo Cambiamo! Udc Antonello Peru che, insieme ai colleghi del gruppo consiliare, evidenzia la necessità di consentire ai cittadini sardi di poter avere a disposizione le mascherine protettive per poter uscire di casa.

“In Sardegna – prosegue l’esponente del gruppo Cambiamo! Udcè previsto l’arrivo di circa 3 milioni di mascherine. Ovviamente la priorità totale deve essere la distribuzione a tutto il personale sanitario che deve averne a disposizione un numero adeguato per garantire la sicurezza di chi opera nelle strutture sanitarie. Ma se l’obiettivo è di seguire quanto già deciso da regione come Toscana e Lombardia circa l’obbligo di indossarle per chiunque esca bisogna, non solo riuscire a reperire un numero adeguato di mascherine, ma anche pensare a come provvedere alla distribuzione ai cittadini”.

La preoccupazione del componente della compagine moderata è che non ci sia carenza dei dispositivi di protezione: “Ci avviamo, speriamo prima possibile, alla cosiddetta fase 2 – conclude Peruma già da ora ci si deve abituare, in caso di uscita per le motivazioni consentite dai decreti del governo, a indossare le mascherine. Tantissimi cittadini stanno cercando in questi giorni di reperirle ma è sempre più difficile e quando ci si riesce il costo per poterle acquistare è sempre più alto. Ecco il motivo per il quale credo sia necessario iniziare sin da ora a prevedere una distribuzione capillare e l’esempio di Regioni che hanno già avviato la consegna alle associazioni di categoria e alle aziende può essere oltre modo utile e dunque da seguire”.

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