Olmedo – Riapre la vertenza dei minatori

“La miniera non deve chiudere” è questo il punto all’ordine del giorno della assemblea indetta dalla UGL Chimici territoriale e regionale con i minatori

Si è svolto un tavolo a Olmedo tra lavoratori, sindacati e politica in occasione del terzo anniversario della prima occupazione del sottosuolo. “Non è un grido di disperazione, ma una voglia di riscatto dei minatori della miniera di bauxite, la politica regionale deve dirci cosa intende fare della miniera”, commenta il segretario provinciale della UGL-Chimici Simone Testoni, che ricorda anche il conseguimento del contratto a tempo determinato di tre anni e part-time sottoscritto ad aprile con Igea, grazie all’intervento del presidente Solinas, per garantire il lavoro ai minatori in questa situazione di emergenza, un cambio di rotta rispetto alla precedente giunta regionale che aveva l’intenzione di chiudere la miniera.

Testoni ha poi concluso esprimendo la volontà dei lavoratori di ottenere garanzie e ha proposto la possibilità di riconversione del sito qualora la miniera chiuda definitivamente nel  novembre 2021, data di scadenza del contratto e mantenere così l’occupazione dei lavoratori..

Oltre a Testoni, erano presenti il Segretario UGL Francesco Cabras e il presidente del consiglio regionale Michele Pais, che ha promesso ai lavoratori il suo impegno e sostegno alla lotta dei minatori, perché il il territorio non deve perdere nessun posto di lavoro, auspicando che si trovino soluzioni più durature, magari aprendo ai privati, ma vigilando su possibili tentativi di speculazione.

Ha riferito, terminando l’intervento che a breve sia l’assessore Anita Pili che il presidente della regione Christian Solinas faranno visita al sito minerario, per controllare di persona i problemi congiuntamente ai lavoratori.

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