Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Decreto che dispone nuove restrizioni.
“Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza”. Le attività che sono sospese dal Decreto “possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile”, si legge ancora nel testo.
Questa sospensione durerà fino al 3 aprile.
Sono 80 tipologie di attività quelle che continueranno a operare. Pizzerie e ristoranti potranno continuare a servire tramite l’asporto.
L’allegato al Dpcm (in fondo a questo articolo) precisa che continueranno a essere consentita anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini. Resteranno in funzione l’intera filiera alimentare per bevande e cibo, quella dei dispositivi medico-sanitari e della farmaceutica e, tra i servizi, quelli dei call center. La lista potrà essere aggiornata con decreto del Mise sentito il Mef.
dpcm 22 marzo 2020 allegato