La Lega Sardegna contro gli attacchi mediatici all’isola

consiglieri lega sardegna

Alle dichiarazioni del Presidente del consiglio regionale, Michele Pais, si aggiungono quelle di altri due consiglieri leghisti

“I dati parlano chiaro e pongono la Sardegna in coda tra le regioni per numero di casi, eppure c’è chi ha deciso di metter su un compagna mediatica diffamatoria e denigratoria senza precedenti”. Interviene così sui numerosi articoli apparsi che paventavano un’isola pericolosa e contagiosa il Consigliere regionale eletto tra le file della Lega Michele Ennas.

‘Bomba biologica’, ‘maledizione Sardegna’, ‘la Sardegna spaventa’ sono solo alcune delle frasi utilizzate da quotidiani nazionali per descrivere la nostra isolaUn danno di immagine che rischia di avere ripercussioni importanti sul proseguo della stagione e di cui occorre chiedersi il perché, visto e considerato il retrogusto che pare avere di un vero e proprio boicottaggio perpetrato ai danni del nostro sistema economico”.

Secondo Ennas, c’è la possibilità che dietro questi attacchi ingiustificati ci sia un’offensiva degli avversari politici, perché il governo nazionale si è dimostrato incoerente e ha ascoltato le richieste solo quando sono arrivate dai propri esponenti politici e colpisce “il silenzio dei deputati sardi Pd e 5S che dovrebbero in primo luogo difendere la Sardegna”.

La maledizione della Sardegna non si può dire impunemente: ritengo che – sottolineaper quanto riguarda la campagna denigratoria in essere ci siano gli estremi per una richiesta di risarcimento a favore della Sardegna per i danni di immagine procurati. Ben venga la convocazione di un consiglio regionale in cui discutere di questo fugando, si auspica, ogni dubbio sul fatto che i rappresentanti dei sardi sono tutti dalla parte dell’isola. Un’occasione questa anche per aver modo di discutere dell’emergenza sicurezza e sanitaria legata allo sbarco incontrollato di migranti nelle nostre coste, quello sì un vero danno per la nostra terra di cui il governo nazionale è responsabile, ma non si cura minimamente”.

Dello stesso avviso la collega Sara Canu: “il governo centrale nazionale, disattendendo puntualmente le richieste della Sardegna, anche per il tramite di alcuni esponenti ministeriali, costruì un caso mediatico fine a se stesso, fatto di puro e semplice attacco politico nei confronti in primis del Presidente Solinas e di conseguenza di tutta la coalizione. Tale diniego e la disattesa richiesta, oggi ricade sulle spalle e la salute dell’intera comunità Sarda. Occorre che il governo centrale non continui con questa ostinazione e ostentazione di potere assoluto”.

“Spero che il governo centrale non consideri noi sardi untori, al più vittime di contagi non provenienti dalla nostra isola, e che inizi un dialogo costruttivo con il presidente e la giunta regionale della Sardegna, senza imposizioni o voltandosi dall’altra parte. È proprio in questi momenti di difficoltà che noi sardi dobbiamo essere uniti, respingendo qualsiasi tipo di attacco mediatico atto a delegittimare una regione fiore all’occhiello dello stato italiano”.

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