“Il ministro Boccia ha esposto la nostra Isola ad una situazione di grave incertezza, non permettendo alla Regione di adottare dei sistemi utili per arginare la diffusione del virus, con la verifica della negatività dei turisti che arrivano in Sardegna”. È quanto denuncia il consigliere regionale Gianfranco Nanni Lancioni (Psd’Az) sul report giornaliero dei casi da coronavirus, con l’impennata dei casi in Sardegna.
Un incremento determinato, secondo l’esponente dei quattro mori, anche dalla mancata attivazione dei controlli negli scali isolani: “Il Governo, per ragioni politiche, ha impugnato l’ordinanza del presidente Solinas sulla necessità di una certificazione che avrebbe assicurato la regolarità sanitaria dei passeggeri in transito negli aeroporti e nei porti isolani. Una presa di posizione che appare dettata da posizioni politiche preconcette”.
Una discriminazione incomprensibile, rispetto ad altre Regioni: “Non si capisce, infatti, la differenza di trattamento con la Campania – conclude Lancioni – dove il governatore De Luca ha imposto i test per il monitoraggio della positività attraverso i tamponi. Una disposizione simile anche negli scali del Lazio, con rigide disposizioni in grado di tutelare il territorio regionale. Da qui la necessità che Solinas si imponga per tutelare la Sardegna e superare queste differenziazioni inconcepibili volute dal Governo”.