“Il ruolo della Regione Sardegna per le città sarde è soprattutto quello di definire il quadro generale per l’adattamento ai cambiamenti climatici e di fornire gli strumenti necessari per sfruttare strategie, piani e azioni di adattamento”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, durante il suo intervento nel webinar “Race to Resilience – La sfida di Regioni e città in un clima che cambia”, organizzato da “Italy4Climate – Fondazione Sviluppo sostenibile”, in collaborazione con l’Ambasciata britannica.
“Nel 2019, la Giunta regionale – ha aggiunto l’assessore Lampis – ha definito lo scenario climatico in Sardegna per il 2050, i relativi impatti attesi, in alcuni settori come agricoltura, forestazione e rischio idrogeologico, il metodo per calcolare gli impatti derivanti dal cambiamento climatico, le linee guida per integrare la Valutazione ambientale strategica (Vas). Oltre alla struttura di governance per l’attuazione della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Sracc), mediante accordi di collaborazione con gli enti locali. La Sracc è stata riconosciuta come buona pratica su scala nazionale ed europea, vincendo il primo premio nell’ambito ‘Ambiente, energia, capitale naturale’ al Premio PA sostenibile 2019″.
“La Regione prosegue in questo ambizioso progetto e nel 2020 ha stabilito il percorso di revisione della Sracc, estendendo i settori di indagine e i relativi strumenti all’ambiente urbano (insediamenti, pianificazione e reti, salute e benessere, infrastrutture e attività strategiche), alla costa e agli ambienti di transizione (biodiversità, servizi ecosistemici e protezione costiera), considerando che in Sardegna i rischi climatici sono aggravati dalla conformazione geografica isolata e amplificati dalla pressione antropica. Costa e ambienti di transizione influiscono anche in senso positivo perché sono una base importante per lo sviluppo di soluzioni di adattamento. Per questo obiettivo, nel 2021 sono stati sottoscritti tre accordi di collaborazione con le Università di Cagliari e di Sassari, con l’Arpas e con l’Ispra, prevedendo di concludere la fase di studio e la revisione della Strategia entro il 2023”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.