Fratelli d’Italia, con i deputati sardi e siciliani Deidda, Varchi e Bucalo portano all’attenzione del Governo e del Parlamento la richiesta di Confindustria e delle Regioni Sardegna e Sicilia, di estendere alle due Isole l’equità energetica con la penisola tramite la “super interrompibilità”. Parola di difficile pronuncia che indica una modalità di gestione del carico offerta da aziende che operano nel mercato elettrico che consente di modulare la richiesta di energia elettrica attraverso un deliberato distacco di alcuni carichi dalla rete.
“Com’è noto, l’impennata della quotazione del gas si è rapidamente trasferita sul prezzo dell’energia elettrica in Italia, facendo lievitare i costi energetici delle imprese, in particolare di quelle industriali: 37 miliardi previsti per il 2022, da 8 nel 2019. Si tratta di un incremento del costo complessivo che ha toccato punte del 700% rispetto al periodo 2019/2020. Non è la panacea di tutti i mali – spiegano gli esponenti di FdI – ma una prima misura necessaria richiesta unitariamente da imprese e autonomie locali”;
“Sul caro energia, il Governo Draghi si è dimostrato di una improvvisazione disarmante e un atteggiamento menefreghista. Con questa interrogazione vogliamo dare voce alle nostre Isole e ai bisogni delle aziende e dei cittadini”, concludono Deidda, Varchi e Bucalo