La bozza del nuovo Dpcm, che Conte si appresta a firmare, prevede che la nuova fase, la terza, inizi il 15 giugno e allarghi ancora di più le maglie delle restrizioni
Sport di contatto
“A decorrere dal 15 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle regioni e province autonome che abbiano preventivamente accertato, d’intesa con il ministero della salute e dell’autorità di governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili”.
Discoteche
“Restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi”.
Aree gioco
I parchi e le aree gioco all’aperto saranno riaperte dal 15 giugno. I minori, anche accompagnati da adulti, potranno accedervi, rispettando le regole del distanziamento sociale. L’Adnkronos riporta che nel Dpcm “è consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia”.
Spettacoli vari
Su questo punto, il dpcm prevede una differenziazione: sono permessi gli “spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”. Sospesi gli “eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni” di sicurezza.
Viaggi all’estero
Vietati fino al 30 giugno i viaggi fuori dall’Ue e dalla zona Schengen, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità. Permessi invece i viaggi nel Regno Unito, Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano, Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord e Serbia.