CasaPound Sardegna attacca duramente il governo responsabile dei tagli alla sanità che hanno causato la chiusura del punto nascite dell’ospedale della Maddalena
“Apprendiamo con sconcerto la notizia della morte di una bambina ancora nel grembo materno durante il trasporto verso l’ospedale di Olbia – afferma CasaPound Sardegna in una nota – e riteniamo causa del fatto la chiusura del punto nascite dell’ospedale della Maddalena e il dover trasportare in elicottero le donne in emergenza sino all’ospedale di Olbia (in questo caso addirittura tramite un mezzo proveniente dall’ospedale di Alghero)”.
“Il punto nascite dell’ospedale “Paolo Merlo” è stato chiuso – prosegue la nota – da tre anni per effetto della legge nazionale che impone la soppressione di quelli al di sotto dei 500 parti l’anno, voluta dall’ex ministro della salute Lorenzin, e a nulla sono servite le numerose proteste dei sardi per richiederne la riapertura, o la richiesta della regione di una deroga per poterlo riattivare”.
“CasaPound Sardegna ha da sempre protestato – continua il movimento – contro la scelleratezza dei numerosi tagli alla sanità degli ultimi anni, scendendo diverse volte anche in piazza, come nei presidi contro la chiusura di interi reparti all’ospedale di Oristano nel 2018, denunciando le conseguenze catastrofiche che si sono infatti viste in questo episodio e in generale nelle recenti vicende della gestione dell’epidemia del nuovo coronavirus”.
“Al termine della quarantena – conclude la nota – non esiteremo a scendere nuovamente in piazza per protestare ancora più duramente contro tutti gli errori compiuti da questa classe politica”.