Trenta milioni di euro per l’acquisto di autobus ad alimentazione elettrica e a idrogeno che andranno a rinnovare la flotta dell’Arst. È quanto prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, che ha dato il via libera agli indirizzi per la programmazione delle risorse in arrivo dal Fondo complementare al Pnrr. Tre di questi mezzi, alimentati a idrogeno, saranno destinati al servizio di trasporto pubblico locale nel Nord Sardegna, dove è prevista la realizzazione della centrale di produzione di idrogeno nell’ambito dell’intervento di collegamento ferroviario tra Alghero e il suo aeroporto.
“Passo dopo passo – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas – stiamo portando avanti il progetto di un’infrastruttura di grande importanza per tutta la Sardegna. Abbiamo già ottenuto un finanziamento di 140 milioni per collegare le città di Alghero e Sassari con l’aeroporto di Fertilia con treni alimentati a idrogeno, proprio in funzione della realizzazione della centrale di produzione di idrogeno verde, cioè prodotto da fonti di energia rinnovabile, che rappresenta un passo significativo per la transizione energetica della Sardegna. Questi nuovi investimenti per il rinnovo della flotta degli autobus proseguono quindi sulla strada di una strategia ‘green’: accelerare sulla strada della mobilità sostenibile e di un minore impatto ambientale rafforzando la rete del trasporto pubblico”.
“Con l’Assessorato dell’Industria – sottolinea l’assessore Todde – abbiamo effettuato la ricognizione delle fonti di alimentazione, tra quelle ammesse al finanziamento del Pnrr, che più si adattano agli obiettivi di sostenibilità e alle specifiche peculiarità infrastrutturali della Sardegna. Da questo approfondimento è scaturito che i mezzi a trazione elettrica sono quelli che, traendo vantaggio dalla elevata e capillare disponibilità di energia prodotta da fonti rinnovabili, consentono a oggi una più immediata ed efficace risposta agli obiettivi di sostenibilità ambientale”.
“In prospettiva anche l’idrogeno costituisce una valida alternativa all’uso dei combustibili fossili, pur a fronte dei necessari tempi di infrastrutturazione, mentre il metano non appare una idonea soluzione, in considerazione del fatto che ad oggi è presente un solo deposito a Oristano e occorrerebbe una rete logistica di alimentazione e trasporto per garantirne la disponibilità nelle restanti parti del territorio sardo, generando un sensibile carico ambientale”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.