“Solidarietà e sostegno nei confronti di chi fugge dalla guerra. La Sardegna è pronta a fare la propria parte in questa emergenza. L’auspicio è che si possa presto stabilire la pace, ma nel frattempo la nostra mano è tesa verso chi ha bisogno”. Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas, in vista dell’arrivo nell’Isola del primo nucleo di profughi ucraini, 85 in tutto, tra cui anche minori, in partenza da Livorno per Olbia, via mare, e attesi domani a Cagliari a fine mattinata. I dettagli operativi sono stati al centro del vertice che si è tenuto questo pomeriggio in videoconferenza e a cui hanno preso parte la vicepresidente della Giunta, Alessandra Zedda e gli assessori della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e della Sanità, Mario Nieddu, quest’ultimi in collegamento dalla sala operativa della Protezione Civile regionale. Al tavolo, a cui hanno preso parte, tra gli altri, i vertici delle prefetture e delle procure dell’Isola, presenti anche i rappresentanti del mondo del volontariato e l’Anci: “Questa è un’emergenza che deve trovare il più ampio coinvolgimento possibile sul territorio, con la partecipazione di tutti gli attori in campo. La protezione civile regionale è pienamente operativa e darà il proprio contributo con il massimo impegno”, dichiara .l’assessore Lampis.
Analoga la posizione dell’assessore Nieddu che sottolinea: “Il nostro sistema sanitario è pronto a offrire assistenza ai rifugiati in arrivo. Le persone in partenza sono state sottoposte al test antigenico, al loro arrivo ci assicureremo dello stato di salute di ciascuno e qualora fosse necessario forniremo cure specifiche a chi dovesse averne bisogno. Inoltre abbiamo già dato indicazione alle aziende sanitarie di organizzarsi per la vaccinazione anti Covid per tutti i soggetti eleggibili”.