Dal nord al sud della Sardegna partono gli screening per il ritorno in classe in sicurezza.
La Asl di Cagliari, capofila per tutto il sud dell’Isola, ha acquisito 150 mila tamponi antigenici per lo screening di massa negli istituti scolastici del territorio delle aziende sanitarie di Cagliari, Sulcis e Medio Campidano.
I tamponi sono destinati a tutti gli studenti delle scuole, al personale scolastico e Ata che volontariamente vorranno sottoporsi al test, per garantire un rientro in sicurezza dalle vacanze natalizie.
Iniziativa analoga a Loiri Porto San Paolo, dove, in collaborazione con l’ospedale privato Mater Olbia, verranno effettuati tamponi antigenici su tutti gli studenti e il personale scolastico delle scuole elementari e medie, il 7 e l’8 gennaio. “Vogliamo ancora una volta mettere in sicurezza i ragazzi delle nostre scuole, in questo particolare periodo di recrudescenza del virus, affinché possano rientrare a scuola senza correre alcun rischio, sia loro che le loro famiglie e il corpo docente – spiega il sindaco, Francesco Lai – Lo screening ci permetterà anche di valutare quanto si siano rispettate le rigide prescrizione per i giorni di festività e prevenire focolai, disponendo la subito la quarantena dei casi postivi eventualmente riscontrati”.
Intanto continuano a moltiplicarsi le ordinanze in ordine sparso dei sindaci isolani che hanno deciso di posticipare il rientro a scuola degli studenti non attendendo le prescrizioni che arriveranno dal Governo. A Samassi, nella provincia del Sud Sardegna, stop alle attività degli uffici comunali e delle scuole di ogni ordine e grado per il 7 e l’8 gennaio: si rientra in classe lunedì 10 gennaio. A Uta, nella Città metropolitana di Cagliari, è prevista la dad il 7 e il 10 gennaio, mentre i sindaci di Carbonia, Iglesias e Sant’Antioco, tutti nel Sulcis, hanno stabilito “di attendere le decisioni del Governo che, in accordo con le Regioni, verranno assunte entro questa sera. In assenza di tali determinazioni, nessun provvedimento restrittivo verrà emanato”.