I direttori ringraziano il personale per il coraggio e la generosità dimostrata in questo periodo di grande emergenza. Inviata una lettera ai dipendenti e ai direttori di struttura
«Lasciamo un ospedale che funziona e che, nonostante l’emergenza sanitaria che ha interessato alcuni reparti, non si è mai fermato, ha trovato la forza per reagire, per riprendersi e andare avanti. Un ospedale che, da subito, si è messo a disposizione del territorio del Nord Sardegna, accogliendo pazienti provenienti da altre aree in cui gli ospedali registravano difficoltà per l’emergenza Covid-19».
Lo dicono i direttori Nicolò Orrù, Bruno Contu e Chiara Seazzu che, all’indomani della nomina del commissario straordinario dell’Aou, sottolineano come gli ospedali dell’azienda abbiano svolto il loro compito di riferimento, di fronte a un’emergenza epocale che ha messo a dura prova tutte le strutture sanitarie in prima linea nella lotta al Coronavirus.
“Oggi il nostro grazie va a tutti gli operatori sanitari, tecnici e amministrativi dell’Aou sassarese – affermano ancora – che con grande coraggio e generosità hanno affrontato una situazione difficile sotto molti punti di vista. Il nostro plauso quindi, ma anche quello di tutta la Comunità, va agli oss, agli infermieri, ai medici, agli operatori delle ditte esterne, che con il loro senso del dovere e abnegazione hanno continuato a curare e proteggere i pazienti”.
E infine, aggiunge il direttore generale uscente Nicolò Orrù, “ringrazio il presidente della giunta regionale, Christian Solinas, per aver annunciato, già da ieri in videoconferenza stampa, di volermi assegnare il ruolo di direttore sanitario di questa azienda. Ruolo, però, che in questo momento ritengo di non poter accettare”.
I direttori quindi hanno inviato a tutti i dipendenti e ai direttori di struttura una lettera, ringraziandoli per il loro spirito di sacrificio e dedizione, per l’impegno profuso e la fattiva collaborazione. “Siamo convinti – scrivono ai dipendenti – che il vostro prezioso contributo è stato e sarà decisivo per garantire la continuità assistenziale, ancor più in questo periodo di emergenza mondiale e locale”.
«Ci porteremo per sempre nel cuore questa intensa esperienza – si legge nella lettera ai direttori di struttura –, soprattutto perché è stata preziosa occasione di aggregazione personale e professionale con ciascuno di voi, per i quali nutriamo una profonda stima».