Passi avanti per la Zona Economica Speciale della Sardegna

palazzo regione sardegna

Ancora un passo in avanti per l’istituzione della ZES, la Zona Economica Speciale della Sardegna. Prosegue l’impegno della Regione per ottenere quella fiscalità di vantaggio in grado di favorire lo sviluppo economico dell’Isola. La Giunta regionale ha infatti approvato un ulteriore aggiornamento del Piano di sviluppo strategico, recependo le osservazioni inviate il 17 giugno dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Con l’ultimo adeguamento al documento viene quindi eliminato un altro ostacolo di carattere tecnico che rischiava di rallentare l’esito della procedura per l’istituzione della Zes. 

“Puntiamo sulla competitività e lavoriamo costantemente per rendere la Sardegna attrattiva sul fronte degli investimenti e per creare, anche e soprattutto attraverso la leva della fiscalità di vantaggio, nuove forme di sviluppo in grado di intercettare la ripresa e invertire il trend occupazionale, riportando gli indicatori economici ai livelli pre Covid”, ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas evidenziando l’importanza di sostenere il tessuto produttivo sardo affinché la ripresa sia strutturale e possa portare non solo a una risalita della curva ma anche a una crescita costante e duratura dell’economia sarda.

La Regione nel corso di questi mesi ha preso in mano un piano già in essere, predisposto dalla Giunta precedente nel 2018 ma respinto dal Governo perché giudicato incompleto e irrealizzabile. Il documento rivisto e approvato dalla Giunta rappresenta un ulteriore passaggio, che segue gli aggiornamenti già effettuati per adeguare il documento alle recentissime disposizioni legislative intervenute, volto ad accelerare così l’iter. A differenza delle Zone Franche, per le Zone Economiche Speciali si può trovare una gamma più ampia di agevolazioni, dagli aiuti a ricerca e sviluppo a quelli per la formazione dei dipendenti, dalla riduzione delle imposte sui redditi e sui profitti societari agli sgravi sulla tassazione immobiliare. E ancora: incentivi all’occupazione, disponibilità di aree per le imprese a prezzi ridotti, procedure burocratiche semplificate, servizi dedicati gratuiti come la ricerca di aree e immobili, ricerca di personale, piani di formazione del personale.

Condividi questo articolo:

Commenta l'articolo sulla pagina Facebook del Tamburino Sardo

commenti