“Leggo con stupore, da cittadino prima ancora che da Presidente nazionale di un sindacato di infermieri, le cifre relative al bilancio di spesa della Camera dei Deputati per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Un milione e 700mila euro spesi per i servizi medico-sanitari, che approderanno in aula nel progetto di bilancio nazionale per l’anno finanziario 2020, e ben 800mila gli euro aggiuntivi alla voce Prodotti farmaceutici e sanitari“. Superano quindi i due milioni di euro, esordisce De Palma, leader del Nursing Up, le uscite durante il tragico periodo del Covid.
“Ci piace pensare – aggiunge – che nei soldi spesi sia stata inclusa anche la voce infermieri, prendendo atto che dei nostri colleghi siano stati impiegati, con la loro professionalità, per tutelare la salute dei nostri Deputati, ma nonostante questo la cifra ci sembra davvero esagerata. Continuando a leggere la notizia, apprendiamo con maggiori dettagli le voci delle spese e si capisce che anche in questo caso i politici hanno messo gli infermieri alla porta“.
“Una cifra importante, che include spese extra per guanti e mascherine, che gli infermieri si son dovuti comprare di tasca loro. A questo, si aggiunge l’autotassazione per acquistare e inviare alle Regioni del nord le tute di biocontenimento che mancavano negli ospedali. A questo punto – denuncia De Palma – dopo la riflessione iniziale, crescono la rabbia e il malcontento nei confronti di una classe politica che non ha mai visto da vicino questa pandemia. E poi hanno pure il coraggio di chiedersi il perché delle nostre battaglie nelle piazze italiane, per portare più che mai alla luce le carenze strutturali di questo sistema sanitario, che ci ingabbia in una situazione contrattuale, che non riconosce il nostro valore, e soprattutto nel ricordo dei colleghi che hanno profuso sul campo impegno, valori umani e capacità professionali, nella memoria di coloro che hanno perso la vita. Leggendo queste cifre ci si domanda se siamo parte di uno scherzo o tutto è pura, amara e triste realtà”.
“Il perno di questo sistema sanitario siamo noi e sempre lo saremo. Abbiamo combattuto nelle corsie contro il mostro, e mentre noi ci ammalavamo e vivevamo sulla nostra pelle la malattia e il dolore psicologico, ci chiediamo, ma voi dove eravate? Le cifre spese per proteggere la vostra salute – conclude -, come cittadini e come rappresentati del popolo, non andrebbero messe in discussione, se non fosse però che noi abbiamo rischiato la vita per indennità ridicole e che l’agognato aumento di stipendio richiesto da tempo è solo una chimera, mentre voi politici avete goduto di privilegi decisamente speciali“.