Nursing Up: “Riportiamo a casa gli infermieri sardi”

La segreteria provinciale del NURSING UP, sindacato delle professioni infermieristiche, ha richiesto l’attivazione di una mobilità extraregionale.

“In questi anni numerosi infermieri formatisi presso le Università del territorio della Sardegna sono stati costretti ad andare a lavorare presso le Aziende Sanitarie della penisola dove sono risultati vincitori di concorso”. Intervengono così due membri della Segreteria provinciale del sindacato infermieristico, Andrea Farris e Gianluca Chelo.

“Le motivazioni che hanno spinto questi professionisti ad emigrare dal proprio territorio sono molteplici, dal precariato dilagante in tutto il territorio regionale alla carenza di concorsi nelle Aziende Sanitarie della RAS, come ad esempio alla AOU di Sassari dove manca un concorso da ben 11 anni. A questo si aggiunge la possibilità, garantita dalle precedenti leggi, di usufruire delle mobilità preconcorsuali per rientrare nella propria terra, speranza resa vana dalla legge 56/2019 che ne ha stabilito la non obbligatorietà”.

“L’emergenza Covid – proseguono -, che ha colpito in maniera decisa la nostra regione, ha messo a nudo le carenze strutturali delle piante organiche delle nostre Aziende Sanitarie e al contempo ha sospeso le procedure concorsuali avviate presso la Azienda Brotzu e sulle quali numerosi professionisti facevano affidamento per riuscire a tornare in Sardegna dalle proprie famiglie. Un ritorno di questi professionisti nel territorio regionale sarebbe una giusta risposta allo spopolamento del territorio Sardo e un giusto input alla lotta all’emigrazione dei più giovani ed in particolare di tutti quei laureati che devono essere la spina dorsale della rinascita della nostra regione”.

“La Segreteria del Nursing Up – concludono – ritiene pertanto fondamentale affiancare alla stabilizzazione del personale precario del Sistema Sanitario Regionale già in corso al Brotzu e alla mobilità extraziendale regionale, entrambe iniziative sollecitate più volte, una mobilità extraregionale che permetta il ritorno a casa di tutti quei professionisti cresciuti e formatisi in Sardegna e che hanno l’obbiettivo di donare la propria professionalità a questa terra”.

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