Un appuntamento scientifico di rilievo che ha l’obiettivo di esplorare le recenti scoperte e prospettive terapeutiche nel campo delle malattie onco-ematologiche, ma essere anche un’occasione unica per aggiornare i professionisti sulle ultime scoperte in onco-ematologia. Ad animare i lavori sarà, invece, la volontà di onorare la memoria del professor Maurizio Longinotti, una figura di spicco nell’ematologia che ha lasciato un’impronta indelebile nella disciplina.
Si aprirà il 6 ottobre prossimo (ore 9) con questi intenti il convegno “Nuovi Orizzonti in Onco-Ematologia – Ricordando Maurizio Longinotti“, organizzato nell’Aula Magna dell’Università di Sassari dalla struttura complessa di Ematologia dell’Azienda ospedaliero universitaria, diretta dal professor Claudio Fozza.
Negli ultimi anni, l’onco-ematologia ha vissuto un’epoca di straordinari progressi nella comprensione delle cause patogenetiche e delle opzioni terapeutiche per una vasta gamma di malattie, tra cui le malattie linfoproliferative e le neoplasie mieloidi. Questa rivoluzione in corso ha ridefinito radicalmente le strategie diagnostiche e terapeutiche, migliorando in modo significativo la prognosi e la qualità di vita dei pazienti.
Il convegno è dedicato alla memoria del professor Maurizio Longinotti, un luminare dell’ematologia e docente dell’Ateneo turritano, nonché fondatore dell’unità operativa di Ematologia dell’Aou di Sassari e della Scuola di Specializzazione in Ematologia dell’Università di Sassari. Nato in Trentino, il professor Longinotti trascorse gran parte della sua vita in Sardegna, e proprio nella struttura da lui diretta vennero introdotti con successo gli autotrapianti di cellule staminali, contribuendo in modo significativo alla ricerca in questo campo.
Il convegno sarà suddiviso in quattro sessioni principali, ognuna dedicata a specifici aspetti dell’onco-ematologia e alle nuove prospettive biologiche e terapeutiche in questo campo.
Nella prima sessione saranno affrontati i temi relativi alle “Nuove prospettive biologiche e terapeutiche nelle malattie di origine mieloide e istioide“.
Nella seconda sessione, intitolata “Fra prospettive immunologiche e qualità di vita“, saranno discussi i recenti sviluppi legati all’immunologia e alla qualità di vita dei pazienti.
La terza sessione, denominata “From Bench to Bedside“, si concentrerà sul passaggio dalla ricerca di laboratorio alla pratica clinica.
L’ultima sessione, intitolata “Nuove prospettive biologiche e terapeutiche nelle malattie linfoidi“, metterà in luce le nuove prospettive nella gestione delle malattie linfoidi.