Non c’è pace per i medici sardi: impugnata la Legge Regionale dal Governo

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato il testo della legge regionale n. 6 del 06/03/2020 “Norme in materia di contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali” e, disconoscendo le normative regionali e provinciali pregresse in materia, ha scelto di impugnarla davanti alla Corte Costituzionale.

L’Associazione Mèigos – Giovani Medici Sardegna fa sapere con un comunicato che si sarebbe potuto scongiurare se la loro “proposta con i criteri opzionali fosse stata approvata integralmente dal Consiglio e se l’emendamento che ha diviso la maggioranza in Consiglio fosse stato integrato nel testo. La messa in dubbio del criterio di residenza, novità del Consiglio dei Ministri (posta nel merito e non solo nell’entità) tende così a negare di fatto la possibilità alla Regione Autonoma della Sardegna di poter programmare la formazione dei propri specialisti, pur avendo in carico integralmente i finanziamenti del proprio Sistema Sanitario Regionale”.

“Confidiamo nella lungimiranza dei Giudici della Corte, nell’evitare una sentenza che porterebbe a ripercussioni dirette nell’attribuzione dei contratti finanziati dalle Regioni e le Provincie, e nella Giunta Regionale della Sardegna, nella difesa di una norma ideata negli interessi del Sistema Sanitario dell’Isola. Mèigos – conclude la nota dell’associazione – riproporrà con forza le modifiche al testo e vigilerà affinché non vengano stravolti i principi fondamentali che ne hanno ispirato la stesura, vanificando il lavoro fatto.

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