«In Pronto soccorso abbiamo attivato 10 posti letto per la somministrazione degli anticorpi monoclonali, la nuova terapia antivirale per bloccare subito l’evoluzione della malattia»
La situazione del covid nel presidio sassarese è in continua evoluzione. I contagi e di conseguenza anche i ricoveri stanno aumentando rapidamente. Sono presenti le due varianti Omicron e Delta ma è la Omicron quella più contagiosa e prevalente con il 75% de contagi.
«Attualmente abbiamo circa 40 persone positive in Pronto soccorso e, tra queste, 25 necessitano di ricovero. In Pronto soccorso abbiamo attivato 10 posti letto per la somministrazione degli anticorpi monoclonali, la nuova terapia antivirale per bloccare subito l’evoluzione della malattia» ha affermato il dottor Franco Bandiera, direttore sanitario dell’Aou di Sassari.
Al momento i reparti attivi per la gestione del covid sono il reparto di malattie infettive a degenza ordinaria che è ormai saturo con i suoi 14 posti letto, il reparto di sub intensiva di Malattie infettive (Pneumocovid) in cui i pazienti vengono assistiti con ventilazione non invasiva e dove ci sono 19 posti letto occupati. Anche la terapia intensiva post operatoria è stata convertita parzialmente in area covid con 4 posti dedicati, sebbene in condizioni normali serve ad accogliere pazienti che sono stati sottoposti ad interventi chirurgici complessi.
«L’aumento dei ricoveri ha reso necessario nella giornata di ieri (ndr 11 gennaio 2022) anche l’apertura ai pazienti covid della struttura complessa di Pneumologia che ha un totale di 28 posti letto di cui sono liberi 10. Un reparto che gestisce contemporaneamente sia patologie ordinarie che sub intensiva», ha proseguito il dottor Bandiera.
«A breve potremo riaprire la T30, la terapia intensiva dotata di 30 postazioni» – ha affermato Antonio Spano, direttore generale dell’Aou di Sassari – «Abbiamo predisposto una terapia intensiva che contemporaneamente potrà gestire in ambienti diversi sia i pazienti covid che quelli non covid. Si pensava di ristrutturarla e di iniziare il percorso di accreditamento durante l’estate scorsa, ma purtroppo la ditta ha dovuto posticipare i lavori per l’impossibilità di acquisire i materiali necessari. Alla conclusione dei lavori si avrà un totale di 23 postazioni e potremo accogliere sia i pazienti covid che quelli no covid».
La situazione a Sassari è molto complessa perché l’azienda ospedaliera con un solo ospedale deve gestire pazienti covid che arrivano da diverse parti della Sardegna (Olbia, Nuoro e Oristano) e contemporaneamente deve far fronte alle patologie ordinarie. La recente incorporazione dell’ospedale Marino di Alghero all’Aou di Sassari potrebbe alleggerire la situazione del Santissima Annunziata.
«All’ospedale Marino di Alghero è già attivo un reparto di 45 posti letto di degenza ordinaria e stiamo allestendo altri 45 posti letto» – ha annunciato il dottor Bandiera – «e sempre ad Alghero c’è un accordo tra l’azienda universitaria di Sassari e l’Asl di Sassari per attivare una terapia intensiva di 6 postazioni con un organico composto da personale dell’Asl e dell’Aou».