In antichità era considerato un morbo sacro, di origine divina. E ancora, nell’antica Roma, il medico Aulo Cornelio Celso nel suo trattato De Medicina la chiamava il malcaduco, perché provoca la caduta e la perdita dei sensi. Ma, comunque la si volesse chiamare, l’epilessia era una patologia che portava a stigmatizzare le persone che ne soffrivano.
Uno stigma sociale che, purtroppo, ancora oggi sembra interessare chi è colpito da questa malattia, spesso con l’esclusione da una vita normale.
E proprio per questo che il 13 febbraio prossimo torna la Giornata internazionale dell’epilessia, anche con l’obiettivo di superare questo stigma. La Clinica di Neurologia dell’Aou di Sassari, diretta dal professor Paolo Solla, parteciperà a questa giornata con un convegno in videoconferenza dal titolo “Conosciamo meglio l’epilessia. Incontro con gli esperti”.
L’evento rientra tra gli appuntamenti nazionali coordinati della Fondazione Lice, la Lega Italiana contro l’epilessia.
L’incontro web si svolgerà lunedì 13 febbraio dalle ore 15 alle 16.30, e sarà aperto a tutti i pazienti, i caregiver e tutti coloro che hanno interesse a conoscere meglio questa patologia.
Per seguire il convegno sarà sufficiente collegarsi al link: https://meet.google.com/phr-fnhq-tvm
L’epilessia rappresenta un disturbo neurologico caratterizzato dall’insorgenza di crisi epilettiche. È una malattia neurologica frequente e, in Italia, si stima abbia una prevalenza di circa l’1 per cento.
Secondo diversi studi, a soffrire di questa patologia neurologica grave erano anche personaggi storici illustri, a partire da Alessandro Magno quindi Giulio Cesare, il principe Chinkim figlio di Kublai Khan, Napoleone Bonaparte, oltre ad artisti come Michelangelo e Van Gogh.
«L’epilessia rappresenta una malattia neurologica cronica a grande impatto sociale – afferma il professor Paolo Solla, direttore della Neurologia dell’Aou sassarese – con necessità di competenze elevate e spesso anche di tipo multidisciplinare, che pesa sulla vita di oltre 12.000 sardi e sulle loro famiglie. Si stima, infatti, che ne siamo affette circa 50 milioni di persone al mondo, 6 milioni in Europa, e circa 500-600 mila in Italia».
L’epilessia è definita attualmente dall’International league against epilepsy (Ilae) come una malattia neurologica caratterizzata dalla persistente predisposizione a sviluppare crisi epilettiche e dalle conseguenze neurobiologiche, cognitive, psicologiche e sociali associate a tale condizione.
«Nel nostro Centro epilessie – riprende Solla – operano attualmente tre specialisti, il dottor Davide Giacomo Corda, la dottoressa Chiara Fois e la dottoressa Sara Todesco, esperti nel trattamento specifico della epilessia, con percorsi e servizi dedicati alla gestione di tutte le sue problematiche. Attualmente seguiamo oltre 1.000 pazienti sia in età adulta sia avanzata, in quanto l’epilessia si caratterizza per un esordio possibile in tutte le fasce di età, con un’eziologia eterogenea, un decorso cronico, solo in rari casi progressivo, e con esigenze assistenziali diverse in relazione ad età – dall’infanzia all’età senile – oltre che a differenze correlate al genere», conclude il direttore della Neurologia.
Le epilessie sono, infatti, molteplici, con cause ed evoluzioni prognostiche diverse. Alcune sono compatibili con una qualità di vita regolare, con una remissione clinica nella maggioranza dei casi, anche se, purtroppo, altre forme appaiono di maggiore gravità e possono essere associate ad importanti comorbidità, cioè alla presenza di più malattie contemporaneamente.
Gli ambulatori del Centro accolgono le chiamate dei pazienti tutti i giorni, escluso il sabato e i giorni festivi, dalle ore 8 alle ore 14. Per appuntamento è possibile chiamare lo 079 228233 oppure scrivere via mail a clinica.neurologica@aouss.it.