Integrazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali del territorio nell’attivazione di interventi e prestazioni socio-sanitarie a favore dei cittadini al fine di condividere e programmare una serie di attività volte ad uniformare le procedure ed avere una comunicazione più efficace, per soddisfare i bisogni di salute della persona.
Il primo, di una serie, di incontri, organizzato dal Direttore dei Servizi socio sanitari della Asl di Sassari, Annarosa Negri, si è tenuto ieri nella sala riunioni della struttura sanitaria di San Camillo e ha visto la partecipazione dei Direttori e referenti del servizio di Neuropsichiatria infantile, del Centro di salute mentale, del Servizio delle Dipendenze, dell’Ufficio di Piano del Plus di Sassari, e i Servizi sociali dei Comuni che ne fanno parte.
“L’obiettivo del percorso che abbiamo iniziato con l’incontro di ieri è quello di condividere le azioni, semplificare e uniformare le procedure in tutto il territorio provinciale e dare una risposta adeguata alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie, anche in virtù di un dialogo costante, sereno e costruttivo con tutte le risorse territoriali, sia aziendali che delle amministrazioni comunali con il quale collaboriamo”, spiega Annarosa Negri, Direttore dei Servizi socio sanitari della Asl di Sassari, che aggiunge: “si tratta di una preziosa opportunità di confronto e riflessione tra operatori che, partendo dall’analisi dei bisogni emergenti e delle risorse attivabili, possa disegnare prospettive di intervento concrete e condivise con tutti i soggetti coinvolti, programmando percorsi di formazione congiunta”.
Si è discusso della riduzione dei tempi delle procedure per ottenere le Diagnosi funzionali per minori con handicap necessario per il supporto scolastico; ma anche delle tempistiche per il riconoscimento della Legge 104 e delle indennità di frequenza. Si è affrontato il tema del progetto che riguarda l’età evolutiva per il disturbo dello spettro autistico; della creazione di equipe dedicate per adolescenti e adulti affetti da autismo nel periodo di transizione (un percorso di accompagnamento del giovane paziente) in integrazione con i servizi sociali degli enti locali, i plus ed il terzo settore.
Inoltre dell’attivazione di protocolli immediati e condivisi con i servizi sociali dei Comuni ed i Plus per la presa in carico dei pazienti con dipendenze.