Farris (NursingUp): “Preoccupa carenza di infermieri in Pronto Soccorso e 118”

ospedale civile santissima annunziata
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“È ormai dall’inizio della pandemia che si susseguono sui media le notizie riguardanti la carenza di
Infermieri. Il territorio del sassarese non fa eccezione ed è di queste ore la notizia di forti criticità
nei servizi 118 e nel Pronto Soccorso di Sassari”. Andrea Farris, dirigente del sindacato infermieri Nursing Up Sassari, denuncia le problematiche riguardanti la mancanza di personale nelle strutture ospedaliere.

Il Sindacato degli infermieri Nursing Up denuncia da mesi le forti carenze organiche dei presidi del
Sassarese e lo stress psicofisico a cui sono sottoposti i dipendenti.

“Con la pandemia infatti – evidenzia -, alla già cronica carenza di personale si sono aggiunte le assenze del personale non vaccinato e le assenze del personale che si è infettato con il COVID.
Il servizio dei Mezzi di Soccorso Avanzato 118, recentemente passato dalla gestione ATS a quella
AREUS, conta, in questo momento a Sassari in organico 19 professionisti (più due assenti per
lungo tempo) a fronte dei 24 infermieri previsti, e questo determina l’impossibilità di coprire le
assenze non programmate senza far saltare i riposi al restante personale o attivando straordinari”.

“Situazione fuori controllo anche al Pronto Soccorso della Aou di Sassari – sottolinea – dove l’organico è ridotto ai minimi termini a causa dei numerosi sanitari che si sono infettati nel svolgere il loro lavoro, per cui la copertura dei turni è garantita unicamente attraverso straordinari e prestazioni aggiuntive. Ad aggravare la situazione del Pronto Soccorso è la mole di lavoro, cresciuta ulteriormente in
questa ondata che, in alcuni momenti della giornata, porta il rapporto infermiere/paziente anche a
1:35 (la media OCSE nei pronto soccorso è 1:3) rendendo impossibile garantire da un lato la
sicurezza di pazienti ed operatori, dall’altro la qualità delle cure”.

“Il Nursing Up chiede da anni che si mettano in campo interventi per potenziare le dotazioni
organiche dei servizi di emergenza/urgenza e che si incrementino contestualmente i servizi
territoriali al fine di ridurre al minimo l’utilizzo improprio del Pronto Soccorso. In aggiunta mancano ancora nel territorio le strutture di assistenza per pazienti cronici e i reparti a gestione infermieristica, che permetterebbero una più veloce ricollocazione dei pazienti per intensità di cure rendendo più agevole il ricovero di tutti quei pazienti che ad oggi attendono in barella o nel Pronto Soccorso un posto letto nei reparti idonei e che nel frattempo rimangono sotto la gestione del personale infermieristico del pronto soccorso”, conclude Farris.

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