Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sassari, Daniele Deiana, ha chiesto la modifica dell’ultima ordinanza del Sindaco Campus sulle norme anti Covid da seguire per gli esercizi pubblici, dal momento che sia la Regione che la città si trovano in zona bianca. Secondo il consigliere, è giusto tutelare la salute pubblica, ma non dovrebbero esserci “obblighi aggiuntivi ai pubblici esercizi, se non quelli prestabiliti dalle normative nazionali, decurtando dalle future ordinanze l’obbligo da parte del gestore
di pubblico esercizio l’onere di dover controllare l’afflusso nelle vie pertinenti al fronte del proprio esercizio”.
“È iniquo e discriminatorio continuare ad addossare colpe e responsabilità ai pubblici esercizi nella recrudescenza del virus – prosegue -. I gestori dei pubblici esercizi non sono muniti di autorità giudiziaria e per legge non possono impedire il libero spostamento delle persone in area pubblica. Viene consentito l’assembramento di migliaia di persone senza distanziamento all’interno degli stadi ma viene punito un esercente se ha 5 persone in piedi davanti alla propria attività”.
“Grazie alle attività dei pubblici esercizi questa città nell’ultimo trimestre ha la migliore crescita economica e occupazionale d’Italia, insieme a Milano. Bisognerebbe sostenere le aziende, aiutandole nella gestione della clientela e non chiuderle per colpe non loro. La maggior parte delle attività – evidenzia – hanno sempre collaborato con le forze dell’ordine in caso di assembramenti, chiedendo alle stesse un intervento al fine di disperdere le persone assembrate. Non si può colpevolizzare un attività se fa bene il proprio lavoro e attira clienti a se, ma rispetta le norme negli spazi a lui assegnati, dove non è compresa la porzione di via che rimane libera per il libero passaggio delle persone e che non può essere gestita dal gestore dell’attività, che per legge ha solo il compito di tenerla pulita e libera dalle sue attrezzature, e di conseguenza rimane di competenza dell’autorità proposta garantirne la fruibilità e la sicurezza”.
“Il nuovo decreto legge del 26 novembre 2021 n° 172 consente esclusivamente alle persone munite di
green pass rafforzato di usufruire, al chiuso, dei servizi dei pubblici esercizi e all’aperto con green pass originario con l’entrata in vigore nel nuovo decreto legge, potranno usufruire dei servizi dei pubblici esercizi solo chi vaccinato, al chiuso, e all’aperto chi è munito di tampone o di vaccino. Lo Stato si è preso l’onore di controllare a campione chi non provvisto di green pass”.
Deiana ricorda che “il 90% dei sassaresi si è vaccinato e i giovani cittadini sono stati molto più responsabili nel vaccinarsi nei confronti della popolazione adulta. La larga maggioranza dei contagiati dal virus nella nostra città ha contratto l’infezione in ambiti non riconducibili alle attività di pubblico esercizio, ed inoltre ad oggi non risulta nessuna attività di pubblico esercizio chiusa o in quarantena per personale infettato dal virus. La costituzione italiana tutela il lavoro e viste le armi a disposizione per la lotta contro il covid, non è più accettabile che le scelte di chi non crede a un trattamento sanitario
come il vaccino debbano ricadere su chi svolge la propria attività lavorativa e che invece di imporre regole restrittive nei confronti degli esercenti dovrebbe rendere obbligatorio il trattamento sanitario più adeguato, prendendosi l’onere di risarcire chi dovesse subirne dei danni, mentre ad oggi si continua a scaricare responsabilità su categorie che hanno subito la maggior parte dei danni economici derivanti da questa tragedia e che quotidianamente vivono l’incubo della chiusura senza alcuna tutela legale, che non permette, visti i tempi di applicazione immediata delle sanzioni, agli stessi un giusto ed equo diritto alla difesa, anche esso garantito dalla nostra costituzione”, conclude Deiana.