La variante Delta del Covid, nota come indiana, è arrivata anche nel nord Sardegna. Il laboratorio di virologia dell’Aou di Sassari ha trovato dei casi sospetti ed è stato avviato il sequenziamento del virus per avere la certezza del tipo di variante.
I risultati saranno disponibili entro una settimana, dieci giorni al massimo. I fari sono puntati sul focolaio accertato a Trinità d’Agultu e scoppiato sul set del film Disney “La Sirenetta”, che si stava girando in questi giorni fra Castelsardo e Golfo Aranci. A questa mattina i positivi al virus erano ufficialmente 15, di cui dodici fanno parte della troupe Disney. Uno di loro è ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’Aou di Sassari.
Gli altri sono in isolamento nelle strutture turistiche dove risiedono, tra Trinità d’Agultu e Isola Rossa. Sono stati effettuati oltre 150 tamponi fra i contatti diretti dei contagiati, di cui non si hanno ancora tutti i risultati. Tutto questo proprio mentre nel reparto di Malattie infettive dell’Aou sassarese si ritorna lentamente alla normalità e ci si prepara a riaprire i ricoveri ai pazienti non Covid. A oggi nel reparto che da un anno e mezzo è stato convertito interamente a struttura per il Coronavirus, ci sono solo 5 degenti: 4 adulti e un bambino in distacco da pediatria. Nessuno di questi è in terapia intensiva o semi intensiva, mentre in Rianimazione non ci sono nuovi ricoveri da oltre un mese, e i tre pazienti Covid ancora in degenza stanno per essere dimessi.
“Le cose vanno meglio, abbiamo ripreso le attività ambulatoriali e ci stiamo organizzando per riaprire a breve il reparto anche ai pazienti non Covid – spiega il direttore Sergio Babudieri – In ogni caso bisogna continuare a essere prudenti. Chi pensa che il problema sia risolto si sbaglia. Il virus non è scomparso e se ci teniamo a tenere basso il numero di ricoveri, a consolidare le libertà di cui ci stiamo lentamente riappropriando, dobbiamo perseverare a tenere comportamenti corretti e a vaccinarci”.
“Ai tanti ragazzi e lavoratori dico che prima di iniziare la stagione nelle località turistiche, facciano il vaccino. Altrimenti rischiamo di replicare quanto accaduto la scorsa estate. In Sardegna arrivano tanti turisti da fuori e le varianti del virus viaggiano con le persone. Vaccinarsi – insiste Babudieri – vuol dire non far scoppiare focolai in tutte le zone interne dell’Isola, come accaduto lo scorso anno dopo la stagione estiva”. (ANSA)