I Segretari Provinciali di Sassari del Nursing Up, sindacato delle professioni infermieristiche, Andrea Farris e Gianluca Chelo intervengono in merito alla metodologia di assunzione che le Aziende Sanitarie della Regione Autonoma della Sardegna stanno utilizzando per la copertura delle piante organiche e al mancato riconoscimento dello sforzo che da anni le professioni sanitarie mettono in atto.
“Questa Segreteria – scrivono nel comunicato – si è sempre battuta affinché le strutture ospedaliere non facessero un uso eccessivo di dipendenti delle agenzie interinali e liberi professionisti andando a creare una divergenza di tutele tra i dipendenti della medesima Azienda assunti con contratti differenti. A questo va aggiunto un costante impegno di Nursing Up Sassari nel richiedere un adeguato trattamento economico per i professionistiche rappresentano i pilastri del Sistema Sanitario Regionale”.
“Al netto dei vari Decreti Legge emanati negli scorsi giorni dal Governo Nazionale, sull’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, chiediamo alle Istituzioni Regionali di liberare ingenti risorse per l’assunzione di personale sanitario infermieristico, tecnico e di supporto, non con prestazioni di lavoro autonomo, ne tantomeno attraverso l’ausilio di agenzie interinali, ma attraverso la stipula di contratti regolati dal CCNL Sanità Aran e lo scorrimento delle graduatorie in essere.
Snellire immediatamente le procedure di assunzione del personale, in maniera da dar modo alle aziende sanitarie di poter rimpolpare immediatamente gli organici già al collasso.
Autorizzare le Aziende regionali al pagamento di straordinari e prestazioni aggiuntive ai professionisti che, in caso di forte afflusso nel proprio reparto dovuto a Covid-19, siano costretti a trattenersi sul posto di lavoro o costretti a rinunciare ai riposi.
Riconoscimento a tutto il personale sanitario dell’indennità di rischio infettivo per tutta la durata dell’emergenza, vista l’alta frequenza di contagi tra i sanitari.
Mettere a disposizione risorse in maniera da poter remunerare in maniera adeguata infermieri e professionisti sanitari attraverso incentivi regionali di categoria”.
Farris e Chelo ritengono necessario che i rappresentanti nelle istituzioni Regionali riconoscano economicamente in maniera adeguata lo sforzo messo in campo dalle professioni sanitarie e il rischio a cui queste si sottopongono giornalmente per garantire la salute dei cittadini, dopo anni e anni in cui giunte di Centrodestra e centrosinistra hanno tagliato i fondi alla sanità pubblica e alle professioni sanitarie, arrivando persino a cancellare unilateralmente anche il pagamento di festivi e super festivi.
“Ora veniamo chiamati eroi, ma sino a ieri le istituzioni ci hanno riservato le briciole e tante volte, neanche quelle. Adesso chiediamo che la politica si metta una mano sulla coscienza e restituisca un po’ di dignità alle professioni sanitarie”.
“La Regione Autonoma della Sardegna, e nello specifico l’Assessorato alla Sanità, attraverso un dialogo costruttivo con le OO.SS – concludono i due segretari – proceda immediatamente alla rideterminazione del fabbisogno del personale di ciascun presidio ospedaliero della Sardegna, cosi come previsto dall’Art. 3 del Decreto Legge n° 14 del 9 Marzo 2020″.