“Nel 2011 l’Accordo di Programma sulla Chimica Verde proiettava l’area industriale di Porto Torres in una transizione ecologica che era ancora tutta da programmare, tanto da sembrare eccessivamente fantasiosa ed illusionistica. A spegnere gli entusiasmi ci hanno pensato poi governi Nazionali, Regionali e Locali che non si sono certamente stracciate le vesti nell’attivarsi per far rispettare un accordo sottoscritto dai più alti vertici dello Stato, dalla Regione Sardegna, dal Comune di Porto Torres e dalle forze sociali. In tutto questo l’atteggiamento attendista di ENI, forse distratto nel perseguire altri call-business più remunerativi, non ha aiutato affinché si creassero le condizioni per una reale riconversione del polo industriale Turritano in chiave economica ed ambientalmente sostenibile”. I Consiglieri Nazionali del PSd’Az
Gavino Gaspa, Ilaria Faedda e Mauro Fancello intervengono sull’annosa questione della Chimica verde a Porto Torres.
“Una vera “transizione ecologica” oggi è nell’agenda delle più grandi Potenze economiche Mondiali, la sopravvivenza del Pianeta lo impone! Ecco perché oggi Porto Torres non può perdere altri treni e, per far questo, deve impegnare tutte le sue migliori risorse politiche, intellettuali e sociali nel mettere al centro della propria progettualità un’Idea-Forza che si regga sulla valorizzazione di ciò che abbiamo, di ciò che ci spetta e di ciò che questo Territorio merita. Ecco perché i Sardisti di Porto Torres, che si sono sempre spesi per la riconversione della nostra Area Industriale, a partire dal progetto della Chimica Verde, oggi plaudono all’iniziativa del Presidente Christian Solinas, che, scegliendo di stare dalla parte dei lavoratori, dei cassintegrati e dei disoccupati della Sardegna Nord Occidentale, è intervenuto nei confronti del Presidente Draghi per chiedere un suo autorevole intervento “affinché siano avviate le necessarie interlocuzioni con l’ENI. al fine di addivenire alla convocazione della Cabina di Regia cosi come espresso nella Legge n. 34 del 27 aprile 2022, conversione del decreto-legge n. 17 del l’ marzo 2022, (art.14 – comma 3bis). Incontro nel quale partecipano le istituzioni locali, le parti sociali e gli operatori economici, sottoscrittori del protocollo del 2011, per procedere alla revisione, all’aggiornamento e alla ridefinizione degli obiettivi del medesimo Protocollo dl intesa nonché alla trasformazione degli impegni istituzionali ed economici ivi contenuti e non ancora adempiuti in un accordo di programma che riawii gli investimenti e ristabilisca gli impegni assunti ormai 1 1 anni fa”.