Non verranno accettati tutti i 66 comuni
Nel consiglio comunale di questo pomeriggio, è stata votata quasi all’unanimità (un solo astenuto) la mozione del Consiglio comunale sulla richiesta dell’istituzione della Città Metropolitana di Sassari. Adesso, quando ci saranno tutte le delibere di approvazione, partirà una specifica richiesta al Presidente della Regione Christian Solinas.
Tra i vari interventi, quello di Manuel Alivesi, capogruppo del Gruppo Misto di maggioranza nel consiglio comunale di Sassari, ha ripercorso la storia di questo dibattito: “nel novembre 2015 io, insieme ad altri consiglieri, chiedemmo la costituzione della Città Metropolitana di Sassari, ma venimmo accusati di campanilismo, che, però, non era presente tra le motivazioni che ci portarono a inoltrare la richiesta, perché per noi era solo una questione di simmetria. Chi ha voluto trascinare e incanalare la discussione sulla contrapposizione Cagliari/Sassari, lo fece esclusivamente per bloccare il dibattito. E fu cosi che la nostra Città perse all’epoca una grande occasione”.
“In Sardegna – ha proseguito – esisteva già all’epoca il problema che alcune comunità territoriali hanno scarsa rappresentatività politico-istituzionale e una distribuzione delle risorse che penalizza chi è debole e avvantaggia chi è forte. Quel dibattito poteva dare una svolta e rappresentare un cambiamento, ma venne accantonato insieme alla speranza di poter gettare una luce di speranza nell’adozione di criteri di pari dignità istituzionale, facendo presagire la possibilità di avere la tanto auspicata perfetta simmetria nella realizzazione di due Città Metropolitane”.
“Le dichiarazioni, rilasciate dall’Assessore Erriu, decretarono un deciso stop alle trattative sulla riforma, chiudendo di fatto le porte alle pressanti richieste per l’istituzione della Città Metropolitana di Sassari. A seguito di queste dichiarazioni, in cui si parlava di un’unica città metropolitana, chiesi – ha aggiunto Alivesi – all’ex Sindaco di Sassari la convocazione urgentissima della massima Assemblea Cittadina per valutare quelle che sarebbero state le pesanti conseguenze che sarebbero ricadute su Sassari e i danni incalcolabili, sia in quel momento, per via della grave recessione, sia nel futuro della città stessa, che viveva all’epoca anche un periodo di grave assenza istituzionale del primo cittadino e della sua ex maggioranza, impegnato in diatribe spicciole all’interno del partito che senza dubbio hanno contribuito non poco ad agevolare la posizione che voleva una sola città metropolitana”.
“Anche diversi Consiglieri Regionali del tempo, che erano latitanti dalla scena politica in quei mesi, ricomparirono al momento del voto per negare a Sassari quella qualifica, giusto per non dire che la faccenda venne semplicemente liquidata con una semplice “direzione del PD. Nacque quindi un’altra proposta, ovvero il contentino, generato da uno schema di decreto proposto al Consiglio dei Ministri che stabiliva che le unioni di Comuni di area metropolitana venivano considerati soggetti equivalenti alla Città Metropolitana. Quindi – ha concluso Alivesi – nelle more della predisposizione del Decreto, la Regione si impegnò, con proprie risorse, a garantire condizioni finanziarie equivalenti, che però non sono mai state attuate“.