Superbonus, Governo: “Sblocco dei crediti tramite l’F24”

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Importante incontro tra i rappresentanti del governo e le associazioni di categoria imprenditori e aziende che nei giorni scorsi erano preoccupati dalle eventuali conseguenze dovute al decreto firmato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi. Incontri andato bene e ci sono stati pareri positivi all’uscita dal tavolo col Governo.

Gli esponenti di Governo presenti all’incontro tra i quali il ministro Giancarlo Giorgetti, unitamente al sottosegretario Alfredo Mantovano e al ministro Gilberto Pichetto Fratin, hanno ribadito la ferma intenzione di “porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi”, proprio a cominciare dal decreto del 16 febbraio che ha iniziato a mettere alcuni paletti al caos superbonus. Soluzione necessaria per dare risposte a chi ha sempre agito nel rispetto delle norme.

Sui cosiddetti “crediti incagliati”, previsto a breve un tavolo tecnico con la associazioni di categoria, per risolvere il problema dei crediti difficili da assorbire da parte del sistema bancario. Apertura da parte dell’esecutivo, sugli F24 con un meccanismo di compensazione, per recupero dei crediti pregressi che devono essere incassati dalle aziende, che vedevano di buon occhio una misura simile. Soddisfatte quindi le associazioni di categoria, mentre lamentele sono state espresse da parte dei sindacati, che accusano il governo di non essere stati convocati.

“Siamo soddisfatti – ha dichiarato Federica Brancaccio Presidente Ance -, abbiamo trovato apertura e grande consapevolezza da parte del governo che vanno sbloccati i crediti pregressi, quindi un’apertura all’F24 che era una proposta nostra e di Abi, e un tavolo immediato per il futuro. Il Governo – conclude – è consapevole che le misure vanno prese rapidamente”.

“Riguardo al totale dei 110 miliardi di crediti, lo sforzo che noi facciamo oggi e nei prossimi giorni con i tavoli tecnici – ha ribadito Giorgetti – è come far sgonfiare questa bolla”.

I 5 stelle difendono le scelte fatte negli anni precedenti e accusano il governo di mentire sui conti pubblici mentre, sempre dall’opposizione, il terzo Polo e alcuni dem, condividono l’intervento del governo volto a mettere in sicurezza I conti pubblici e soprattutto, ciò che è contenuto all’interno del decreto, evitare una cessione illimitata dei crediti.

Sempre sul fronte politico, oltre che economico Giorgia Meloni ribadisce il concetto che se si è trovati in questa situazione la colpa è solo dei governi precedenti che hanno scritto una norma che ha creato una bolla di 105 miliardi. Il Governo ribadendo che l’impianto del Superbonus non verrà toccato, ma solo il meccanismo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura, tira dunque dritto e prosegue sulla strada del dialogo con tutti gli attori in campo, per trovare le migliori soluzioni per dare risposte alle imprese, ai cittadini e a chi nell’esecuzione dei lavori ha agito nella regolarità e legalità.

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