Profondo cordoglio, dolore e tristezza. Con questi sentimenti il Presidente della Regione Christian Solinas ha appreso la notizia della scomparsa del leader dell’Udc Giorgio Oppi. “Un uomo al quale mi legava un’antica, profonda amicizia, un interlocutore e un alleato leale, autorevole, di grandissima esperienza, alla quale, fin dai miei primi passi nella politica, ho guardato con stima e amicizia”, dice il Presidente. “La Sardegna intera, non solo il mondo politico, oggi perde una figura centrale, straordinario esperto delle Istituzioni, che mancherà e resterà nel ricordo di tutti. Il suo impegno costante nelle più grandi battaglie della Sardegna resta un ricordo vivo, una traccia indelebile del suo operato”.
Il Presidente ricorda il lungo percorso nelle istituzioni, che lo ha visto sempre attivo e tenace protagonista di tante stagioni politiche e dei momenti più delicati che hanno segnato la storia dell’Autonomia sarda e della nostra società. “Combattivo, mai arrendevole o remissivo, forte nell’animo, è stato uomo del dialogo che ha saputo mettere da parte egoismi e personalismi per privilegiare il bene pubblico. Giorgio Oppi – prosegue il Presidente Solinas – ha incarnato al meglio la figura del ‘politico vicino alla gente’. Iniziando la sua attività politica nella DC, per poi confluire nel CCD e nell’Unione di Centro, partito che ha animato fino alla fine con passione, straordinario entusiasmo e grande preparazione, è stato uno dei personaggi politici sardi di maggior rilievo e spessore. È stato consigliere comunale, regionale, due volte Assessore, deputato, ancora consigliere regionale, contribuendo ad arricchire il dibattito politico e a veicolare temi di primaria importanza per la regione, sostenendo settori chiave della nostra economia. Sempre pronto all’ascolto, non ha mai perso il legame con il suo territorio d’origine, il Sulcis, né il senso di appartenenza alla Comunità”.
Oppi, continua il Presidente Solinas, “ha saputo segnare la storia della Sardegna e le sue vicende politiche con la sua personalità, attento alle evoluzioni di una società in continuo mutamento eppure così intimamente legato alle tradizioni e alla cultura sarda. Resterà nel ricordo di tutti anche per la sua bontà d’animo, la sua generosità e per quelle caratteristiche personali – prima fra tutte l’ironia, sempre usata con fine intelligenza – che ne hanno saputo fare un grande uomo e un grande figlio della sua Sardegna”.