Ha destato indignazione e scalpore il commento di ieri dell’ex consigliere comunale Lalla Careddu, sulla processione che ha portato la Madonnina delle Grazie dal Duomo alla chiesa di San Pietro in Silki e che ha visto la partecipazione di cinque prelati, tra cui Monsignor Gianfranco Saba, e il Sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus.
Durante il tragitto, sono state fatte due soste, una davanti alle cliniche universitarie e l’altra di fronte all’ospedale Santissima Annunziata, per dare la benedizione agli ammalati e agli operatori sanitari e per mandare un messaggio di speranza e conforto.
Il commento dell’ex consigliere Careddu, che dileggiava in maniera volgare la processione, non è passato inosservato sin dal pomeriggio di ieri ed è stato subito denunciato da semplici cittadini e da tanti esponenti politici, sia di maggioranza che di opposizione. Il consigliere Massimo Rizzu ha dichiarato che “la signora Careddu debba scusarsi pubblicamente con la Città, ma comprendo anche che le risulti assai difficile dopo averle smontato l’altarino sul quale si era eretta in questi ultimi anni, ma soprattutto per aver mostrato ai tanti sassaresi che, dopo aver sbandierato a più riprese il rispetto di tutto e tutti, effettivamente, per lei, non è così. Finché si criticano, in maniera costruttiva, le scelte politiche di questa maggioranza, lo potrei anche accettare, perché la politica è fatta anche di questo, ma quel commento rivolto a quella iniziativa non rientra nella critica politica”.
Contro di lei e la trivialità della frase, inoltre, sono intervenuti anche alcuni consiglieri della sua area politica, che l’hanno criticata aspramente, come Mariano Brianda, il candidato sindaco alle scorse elezioni sostenuto dalla Careddu, che in un post ha scritto che il commento lo “ha lasciato di stucco e lo dico con rammarico perché Lalla Careddu è una esponente del mondo politico al quale appartengo che professa il rispetto e la dignità delle persone a prescindere dal loro credo religioso. Sono addolorato per quanto accaduto per una vicenda che non può avere nessuna giustificazione”.