“Una Regione più vicina ai cittadini e alle imprese, alle loro esigenze profondamente cambiate negli anni, anche per effetto della crisi in corso. Maggiore efficienza e trasparenza, meno sprechi e burocrazia”. Sono le linee guida della legge 107, evidenziate dal Presidente Christian Solinas subito dopo l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio regionale.
“L’efficienza della macchina istituzionale è la chiave per la ripresa, non ci possono essere semplificazione e sburocratizzazione senza un intervento deciso sull’organizzazione della struttura amministrativa della Regione, spesso percepita come un apparato elefantiaco e non rispondente alle esigenze di una società e di un sistema economico che cambiano. Solo creando le condizioni affinché si inneschino nuovi modelli virtuosi riusciremo a garantire attenzione e dare risposte ai territori, alle Comunità che rappresentano, a tutti i sardi”, ha detto il Presidente rimarcando gli effetti della riforma sui modelli organizzativi e di servizio che riguardano le attività di coordinamento e attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione.
Apportando modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, alla legge regionale 26 agosto 1988 e alla legge regionale 13 novembre 1998, vengono meglio ripartiti compiti e ruoli in maniera più equilibrata, con l’obiettivo di garantire maggiori servizi a tutti i sardi.
“Totalmente falsa la ricostruzione fatta da alcune forze di opposizione, che hanno parlato di una legge-poltronificio e di un accentramento di nomine in capo al Presidente della regione e al suo staff. Oltre a riportare una linea netta di demarcazione tra il potere politico delle istituzioni democraticamente elette e il potere burocratico che ha il compito di attuarne le direttive, diamo finalmente nuovo impulso a una macchina amministrativa e organizzativa arrugginita, certi di renderla snella, più efficiente e moderna. L’incisività e l’efficacia dell’agire, unitamente ai dispositivi di natura amministrativa e all’efficienza progettuale e programmatica dell’apparato pubblico, devono correre sullo stesso binario e avere come fine ultimo il bene comune”.
“Con questo provvedimento incidiamo su un sistema ritenuto non più al passo coi tempi andando incontro alle sfide che questo difficile momento storico impone di cogliere”, ha aggiunto il Presidente. Non è più ammissibile – conclude – che il cittadino si scontri con una burocrazia impenetrabile che spesso ostacola, e talvolta vanifica, gli sforzi per accedere agli strumenti della pubblica amministrazione, senza avere la certezza di regole e diritti né attribuzione di responsabilità. Questa legge restituisce diritti, competenze e qualità che sono spesso mancate e hanno allontanato i cittadini dal sistema Regione, che esiste per essere al loro servizio”.