Mele (Lega) risponde agli attacchi dell’ex Assessore alla Sanità Luigi Arru

consigliere regionale lega oristano

“Luigi Arru, ex Assessore alla Sanità del PD, con un suo post mi ha esposto alla gogna su Facebook, tacciando la sottoscritta di insensibilità umana e professionale e solo per aver manifestato, pacificamente, il dissenso sullo sbarco di immigrati. È stato volutamente omesso che la protesa della Lega a Olbia aveva lo scopo di sollevare un problema politico, dal momento che la Alan Kurdi era stata respinta prima da Malta e poi dalla Francia, con il deciso diniego di Macron. Quindi l’Europa sta nuovamente lasciando sola l’Italia con un problema tragico e antico”. Il consigliere della Lega, Annalisa Mele, si difende dalle accuse ricevute sul social dall’ex assessore alla Sanità Arru.

Ci si è concentrati sul manifestare il proprio odio, senza riflettere sugli aspetti che la nostra protesta denunciava: l’ipocrisia dell’Unione Europea, che ha subito dimenticato le parole degli ultimi giorni di Ursula von der Leyen, che chiedeva più solidarietà tra Stati membri, e il Patto di Responsabilità sulle Migrazioni dell’Unione Europea. È palese perciò, che a fronte di tante belle parole, la UE riversa totalmente la gestione del problema sull’Italia. Dobbiamo fermare quella che di fatto è una vergognosa tratta di schiavi. Un conto sono i rifugiati politici, e tutti gli immigrati regolari a cui va la massima solidarietà; altro, invece, sono coloro che arrivano in maniera incontrollata nelle nostre coste, senza un minimo di prospettiva di lavoro, e in balia di spregiudicati trafficanti di esseri umani, tra cui donne e bambini, che poi vengono puntualmente reclutati e sfruttati da mafie locali. A suo tempo De Luca, neo eletto Presidente della Campania del PD, si scagliava con veemenza contro gli immigrati. Lui non è disumano o insensibile, intollerante, forse perché i suoi voti fanno comodo al PD”.

“L’attacco di Arru, volgarmente personale, che non sfiora neanche da lontano il merito politico della nostra pacifica iniziativa, ha scatenato una macchina d’odio e di fango, contro una persona eletta democraticamente, coinvolgendo la sfera della sua professionalità, messa in dubbio e massacrata a causa di idee politiche opposte”. Aggiunge la Mele: “si è invocata persino la mia radiazione dall’albo dei medici, con tanto di proposta di raccolta firme. In qualche commento, sono stata paragonata anche al medico dei lager nazisti Mengele, quello che trattava i deportati nei campi di concentramento come cavie umane”.

“Non accetto lezioni di morale da nessuno. E tanto meno da certi dottori, seduti comodamente in prima fila nella sedicente lotta a favore degli immigrati, che si riduce ad aizzare il branco per salire sull’altare come Medico Buono. A questi dottori chiedo che cosa hanno fatto concretamente, sul piano pratico, come impegno personale, per aiutare queste vittime di una immane tragedia dei nostri tempi, e di criminali senza scrupoli. C’è qualcuno che tra questi indignatissimi signori ha dedicato sette giorni dei quattordici giorni di ferie annuali, concesse dal lavoro dell’emergenza territoriale, come ho fatto io, volontaria a Lampedusa per concretizzare la propria “sensibilità professionale?“.

“Il post dell’ex Assessore PD alla Sanità, ha suscitato una massiccia serie di calunnie e diffamazioni, dove mi si attribuiscono frasi indegne, mai pensate o pronunciate, e suscitato anche immancabile misoginia, contro la mia dignità di donna, persino, incredibile a dirsi, da donne. Ma soprattutto sono fioccate concrete minacce di percosse, e persino di eliminazione fisica. C’è anche un dirigente scolastico che ha postato la foto, lanciando una campagna di proscrizione, che ricorda i tempi delle peggiori dittature, con tanto di tipica didascalia: «Non dimentichiamo le loro facce, i loro nomi». Riguardo a questi e altri insulti, e diffamazioni varie alla mia professionalità,e alla mia persona, che combatte pacificamente per le sue idee, condivise da milioni di italiani, se ne riparlerà al più presto presso tutte le sedi competenti”.

“Concludo ricordando il recente passato di Arru, artefice di una gestione della sanità disastrosa durante la precedente Giunta di sinistra. Le conseguenze drammatiche della sua dissennata politica centralistica e autoritaria, sono tutt’ora vivissime e di ardua estirpazione. Il dottor Arru, che reputa incomprensibile chi la pensa diversamente da lui, a sua volta è anche un incompreso. Dai suoi elettori nuoresi. Che gli hanno inflitto una sonora bastonata elettorale. Io combatterò, ancora più determinata – conclude la Mele -, come consigliere regionale della Lega, come medico, come donna, la battaglia per una Sardegna ed un’Italia con valori vissuti con coraggio morale, e senza il velo dell’ipocrisia, comprese quella di ipocriti seguaci di Ippocrate, cresciuti e pasciuti in salottini chic, dove si annida la peggiore intolleranza, stalinista e nazista, verso chi la pensa diversamente da loro”.

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