Riguardo le ultime notizie apparse sui quotidiani di oggi in merito alla maxi sanatoria che potrebbe portare alla regolarizzazione di circa 600mila clandestini, il consigliere regionale della Lega, Annalisa Mele, ha commentato che “il lavoro sommerso non riguarda solo i clandestini e gli stranieri, ma riguarda anche gli italiani, che si sono allontanati dal lavoro agricolo proprio perché è tra quelli più difficile da regolarizzare e disciplinare per motivazioni diverse che meriterebbero un’analisi meticolosa e puntuale e non superficiali osservazioni su quanto appare”.
“Con la maxi sanatoria – ha aggiunto – che vorrebbe regolarizzare i 600mila clandestini si darebbe un ulteriore messaggio, a mio avviso distorto, che porterebbe ad un elevatissimo incremento degli sbarchi, peraltro in un momento in cui il nostro sistema economico è al collasso, spostando l’attenzione dalla crisi socio economica del Paese e dell’Isola al problema della regolarizzazione dei clandestini, come se questo fosse il problema più grave che affligge l’Italia e non la sua sopravvivenza. A confermare tutto ciò le minacce di dimissioni della Ministra Bellanova se non si dovesse giungere all’approvazione della bozza di legge, pronta da settimane, caldeggiata da Renzi che si associa alla Ministra minacciando Conte. Ci hanno provato con lo Ius Soli, ci riprovano ora con la maxi sanatoria”.
“La regolarizzazione dei clandestini non migliorerà la situazione attuale, ma la sconvolge ulteriormente. Se l’intenzione e far emergere il lavoro sommerso, il lavoro nero, allora non è regolarizzando solo gli stranieri che si risolve il problema. Gli articoli sui quotidiani regionali parlano di lavoro di stranieri regolari, ma non danno alcuna indicazione sul lavoro sommerso degli italiani, la maggior parte dei quali godono del reddito di cittadinanza e non danno neppure indicazioni sulla stima presunta circa il numero di presenze di stranieri irregolari. Dato che – ha proseguito – sarebbe opportuno rilevare, ma che risulta fuori controllo e ingestibile. In merito a questa scottante questione che è, appunto, la regolarizzazione dei clandestini, la Lega ha presentato, nei giorni scorsi, una mozione nella quale si chiede l’impegno di tutte le istituzioni politiche, non solo regionali, affinché vengano tutelati anche i diritti degli italiani“.
“Usciamo tutti molto provati dalla Fase 1 dove, all’emergenza sanitaria, ai morti, si aggiungono la crisi economica che coinvolge anche numerosi commercianti, micro, piccole e medie imprese che rischiano di andare a gambe all’aria, e un aumento esponenziale della disoccupazione. Il Governo, piuttosto che affrontare i problemi veri, reali che rischiano di travolgere totalmente il Paese, sposta la sua attenzione sui migranti, proponendo misure che renderanno inarrestabile l’afflusso di migliaia di sbarchi. Una misura che di certo non ristabilisce l’economia del Paese. Per uscire dalla crisi economica non servono certo permessi di soggiorno a pioggia per chi non ne ha diritto. Che il Governo si adoperi – ha concluso la Mele -, con i mezzi appropriati, idonei e corretti, ad uscire da questo impasse mettendo, innanzitutto, il Paese nelle condizioni di poter ripartire e approntando (una volta per tutte) le regole per la Fase 2 in sicurezza. Ogni giorno che si perde, è un durissimo colpo al nostro sistema economico”.