Gioventù Nazionale Cagliari esprime il più totale sconcerto sulla polemica scatenata dalla sinistra in merito all’intitolazione della piazza dedicata a Sergio Ramelli.
“Ci stupiamo che la sinistra, ma soprattutto il PD, si indigni per uno spazio dedicato ad un ragazzo perseguitato per le sue idee, sottoposto ad ogni forma di discriminazione e violenza psicologica, compresa la sua famiglia, fino alla sua morte. Sergio è deceduto senza reagire, colpito a morte dalle chiavi inglesi dei suoi aguzzini”. Inizia così il comunicato di Gioventù Nazionale Cagliari in risposta alle presa di posizione del PD che aveva accusato il Sindaco Paolo Truzzu di “usare la toponomastica per garantire spazio ai gruppi di estrema destra a cui la sua parte liscia il pelo”. Anche la consigliera comunale di Possibile (centrosinistra), Francesca Mulas, ha dichiarato che il nome di Ramelli “si è trasformato oggi in un pretesto per manifestazioni di chiaro stampo fascista”.
“Ci rende perplessi – continua il comunicato di Gioventù Nazionale Cagliari – il fatto che il PD si scandalizzi quando la decisione di dedicargli un apposito spazio è avvenuta a seguito di una votazione della commissione consiliare nella quale c’è stato un solo voto di astensione”.
“Troviamo inopportuno che il PD, già in campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative, sfrutti la drammatica vicenda di Sergio Ramelli per fomentare gli animi dei suoi elettori con argomentazioni strumentali e illazioni divisive”.
“Sergio Ramelli – conclude la nota di Gioventù Nazionale – rappresenta un esempio e una figura non più solo della destra ma di tutti, allo scopo di ottenere quella tanta auspicata pacificazione nazionale su certi temi che hanno reso tragica la recente storia della nostra repubblica”.